Confcommercio Professioni

Confcommercio Professioni
Confcommercio Professioni è la Federazione di settore di Confcommercio che dà rappresentanza alle associazioni professionali e rappresenta oggi circa 30 mila professionisti, dando voce unitaria al lavoro autonomo professionale, un comparto protagonista della crescita del Paese in un contesto di mercato in cui è cresciuto progressivamente il bisogno dei servizi, l’esigenza di specializzazione e sono aumentati i servizi professionali.
Accanto alle professioni tradizionali si stanno sempre più affermando professioni che in continua evoluzione acquisiscono nel tempo identità, caratteristiche peculiari e distinguibili.
Donatella Galliano | Presidente |
Roberto Dellatorre | Vice Presidente VIcario |
Agostino Ferrero | Vice Presidente |
Martina Appendino | Consigliere |
Ottaviano Ferraro | Consigliere |
Bruno Maestrelli | Consigliere |
Andrea Marino | Consigliere |
Costituita Confcommercio Professioni della provincia di Cuneo, Donatella Galliano di Cuneo presidente, vice Roberto Dellatorre di Alba e Agostino Ferrero di Bra
Sono professionisti che operano in diversi settori, da quello della salute e del benessere, a quello della comunicazione, informatici, amministratori di condominio, insegnanti di yoga, ottici optometristi, anche appartenenti ad ordini professionali ed hanno dato vita al nuovo sindacato di categoria di Confcommercio della provincia di Cuneo.
Si tratta di Confcommercio Professioni, la Federazione di settore di Confcommercio che dà rappresentanza alle associazioni professionali e rappresenta oggi circa 30 mila professionisti, dando voce unitaria al lavoro autonomo professionale, un comparto protagonista della crescita del Paese in un contesto di mercato in cui progressivamente è cresciuta la necessità di servizi, l’esigenza di specializzazioni e sono aumentati i servizi professionali.
Il nuovo raggruppamento ha visto la sua costituzione ufficiale durante l’incontro con l’Avv. Anna Rita Fioroni, presidente di Confcommercio Professioni nazionale, alla presenza di Luca Chiapella, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo e del Segretario Generale, Dr. Marco Manfrinato.
È stata eletta presidente Donatella Galliano di Cuneo, psicologa, vice vicario Roberto Dellatorre di Alba, amministratore di condominio e vice Agostino Ferrero di Bra, geometra; completano il Consiglio Direttivo Martina Appendino, insegnante di yoga ed Andrea Marino, architetto, di Cuneo, Bruno Maestrelli, ottico optometrista di Fossano ed Ottaviano Ferraro, professionista in comunicazione ed informatica di Savigliano
“Ringrazio i colleghi – interviene Donatella Galliano, neo presidente di Confcommercio Professioni – per la fiducia accordatami, sarà un percorso che faremo insieme”.
“L’ambito delle professioni, sia appartenenti ad ordini che non ordinistiche – precisa la Galliano - è molto complesso e variegato”. “Sottolineo che non sarà nostra intenzione sostituirci agli ordini professionali (medici, tecnici di progettazione, avvocati e procuratori, giornalisti, etc.), ma collaborare per proporre servizi di alto livello attraverso l’organizzazione di Confcommercio della provincia di Cuneo”.
“Sono soddisfatto – commenta Luca Chiapella – di questo ulteriore obiettivo raggiunto, in quanto dalle professioni emergono istanze di servizi che i nostri uffici svolgono quotidianamente ed altri che potranno essere costruiti su misura”.
“Quello che si è insediato oggi – conclude Chiapella – è un primo nucleo al quale, mi auguro, si possano aggregare altri settori delle libere professioni”
“Ringrazio il Presidente Luca Chiapella – interviene l’Avv. Anna Rita Fioroni, presidente nazionale di Confcommercio Professioni - per avere promosso questo nuovo percorso di rappresentanza del lavoro autonomo professionale, che da oggi potrà riconoscersi anche nella Confcommercio Professioni della provincia di Cuneo”. “In questo modo i professionisti associati potranno relazionarsi con l’attività nazionale della federazione, per dare rappresentanza alle loro esigenze ed istanze, oltre a fruire di tutte le opportunità che invece arrivano dalle Ascom territoriali aderenti a Confcommercio provinciale”.
“Il binomio nazionale e territorio – conclude la Fioroni - è la miglior risposta per rafforzare la capacità di operare dei professionisti come protagonisti della crescita del Paese”.
“Auguro buon lavoro a tutto il nuovo consiglio direttivo appena insediato!”
Confcommercio Professioni su DDL Equo compenso: apprezzabile l'intento, ma servono correttivi al testo.
“E’ apprezzabile l’intento di riformare la disciplina vigente, ma sono necessari alcuni correttivi al testo in esame. Si è, infatti, finalmente introdotto, come da noi più volte richiesto, l’equo compenso anche per i professionisti non ordinistici definiti dalla legge 4/2013. Tuttavia, per la individuazione dei parametri di riferimento come per la composizione dell’Osservatorio sull’equo compenso, è necessario far valere i criteri di rappresentatività già sperimentati nel Tavolo tecnico sul lavoro autonomo”. Così Confcommercio Professioni, nell’audizione presso la Commissione Giustizia del Senato sui disegni di legge in materia di equo compenso.
Altro punto fondamentale è, poi, - continua Confcommercio Professioni - il perimetro di applicazione della nuova disciplina, da estendere anche alle altre professioni regolamentate che non sono iscritte ad Albi, Ordini o Collegi e che finora sono escluse alla definizione di cui alla Legge 4/2013.
“Inoltre – conclude la nota di Confcommercio Professioni - l’equo compenso va garantito non solo nell’ambito delle prestazioni rese sulla base di convenzioni, ma anche al di fuori di esse e, in ogni caso, quando sussista un possibile squilibrio tra committente e professionista. E va rafforzata la tutela dei professionisti anche nei rapporti con la Pubblica Amministrazione”.
I più dinamici i non ordinistici che in 11 anni aumentano del 89%; diminuiscono invece i redditi pro capite di oltre il 25%
Non sono iscritti ad ordini professionali, lavorano per il 98,9% nei servizi di mercato, rappresentano il segmento più dinamico dell’occupazione ma anche il più fragile che ha risentito fortemente dell’effetto pandemia: è l’esercito dei 429.000 liberi professionisti che, dal 2008 al 2019, sono cresciuti dell’89%. Per apprezzare queste dinamiche conviene ricordare che nello stesso arco di tempo l'occupazione complessiva del sistema Italia è cresciuta del 1,2%. Un tasso di incremento straordinariamente elevato, confermato anche dal +10% del 2019 rispetto al 2018, a cui però il Covid ha messo sicuramente un freno considerando che, tra liberi professionisti ordinistici e non ordinistici - nel 2019 in totale rappresentavano oltre 1 milione e 400 mila lavoratori - se ne sono persi per strada almeno 40 mila.
Se non riprende questa componente, largamente la più colpita ovunque, come si vede, sarà difficile tornare ai livelli occupazionali pre-crisi: c’è, quindi una simmetria tra dimensione settoriale e per tipologia occupazionale della crisi: meno servizi, meno lavoro indipendente- sono questioni da sanare.
Già queste poche evidenze quantitative testimoniano la vitalità di un profilo professionale in grado di creare sempre nuove opportunità di lavoro anche nelle fasi di ripiegamento del ciclo economico. Le professioni non ordinistiche costituiscono, insomma, uno dei principali driver di crescita dell’occupazione, pure in un contesto depresso dall’insufficiente dinamica della produttività totale dei fattori, fenomeno che affligge l’economia italiana da ormai più di due decenni.
Crescono quindi di numero ma non crescono i loro redditi: infatti, se il reddito complessivamente generato da queste professioni cresce di oltre il 40% nel periodo 2009-2019, quello pro capite diminuisce di oltre il 25% fermandosi a poco più di 15.900 euro.
Stiamo parlando di professionisti del settore ambiente e sicurezza, amministratori di condominio, wedding planner, professionisti dell’ICT, designer, consulenti aziendali, formatori, professionisti del wellness, optometristi e guide turistiche.
Più della metà della categoria svolge attività scientifiche e tecniche ad elevata specializzazione che tra il 2008 e il 2019 sono cresciute del 71,6%. Tuttavia, a registrare i più forti incrementi nello stesso periodo sono le attività complementari dei servizi alla persona, dall’istruzione +237,7% all’assistenza sociale +139%, al tempo libero +119%.
Per questi professionisti Confcommercio chiede, in via prioritaria, l’equo compenso per le prestazioni professionali e, per uscire dall’emergenza della pandemia, la rateizzazione straordinaria del complessivo debito fiscale accumulato, politiche attive mirate per la riqualificazione professionale, un welfare su misura che permetta anche una maggiore conciliazione dei tempi vita-lavoro.
Luca Chiapella, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo commenta: “Per ripartire dopo la pandemia occorrono innanzitutto politiche su misura per i professionisti che con le loro competenze sono protagonisti dell’attuazione del Pnrr. In particolare, va introdotto l’equo compenso per le prestazioni professionali anche per le professioni non ordinistiche e soprattutto nei confronti della Pubblica amministrazione, vanno previste più consistenti agevolazioni per la transizione 4.0. Nel breve termine occorre un intervento per la rateizzazione straordinaria del complessivo debito fiscale risultante alla data del 31 dicembre 2021. La pandemia ha inoltre dimostrato che sono necessari ammortizzatori sociali in via strutturale per i lavoratori autonomi professionali con riferimento soprattutto agli iscritti alla gestione separata Inps, e va valutata l’opportunità di rendere meno onerosa l’ISCRO introdotta in via sperimentale. Inoltre, le politiche attive per la formazione e riqualificazione professionale devono essere rivolte anche al lavoro autonomo professionale. Alla luce del post emergenza è poi fondamentale facilitare l’accesso e la garanzia al credito mentre per il welfare vanno promosse le coperture previdenziali e sanitarie integrative rispetto a quelle offerte dal sistema pubblico e misure per la conciliazione vita-lavoro.”
Questi i principali risultati che emergono dall’indagine dell’Ufficio Studi di Confcommercio realizzata per Confcommercio Professioni, il settore confederale che si occupa dei Professionisti e diffusa nei giorni scorsi nell’ambito del convegno “Professioni Restart: la ripartenza fra opportunità e criticità”.