Federalberghi Extra

Federalberghi Extra

Sindacato italiano delle attività ricettive extralberghiere

La ricettività extralberghiera di bed & breakfast, affittacamere e locande, case e appartamenti vacanze/residence, residenze di campagna o country house, case per ferie e ostelli.

Rappresentanti
Silvia Ferrero Rappresentante

Un'estate al mare: in viaggio circa 35 mln di italiani

Vince il Belpaese (89,6%), l'estero riprende quota con Grecia, Spagna e Croazia. Sicilia al top

Almeno nove le notti fuori casa con un giro d'affari di 33,8 mln

"Al di là del budget, la maggioranza cercherà di risparmiare

Estate? Mi ci tuffo: non abbandonano la voglia di mare i circa 35 milioni di italiani che quest’anno si metteranno in viaggio in occasione della stagione estiva. Agosto resta il mese più gettonato per programmare la vacanza, si fa sempre più frequente la scelta del fine settimana di relax o della vacanza “mordi e fuggi” mentre, in riferimento all’alloggio, è l’hotel ad ottenere il primato. Resta tuttavia il problema del caro vita: l’aumento dei prezzi ha generato nei vacanzieri di questa stagione la necessità di ridurre la durata del viaggio e le spese in generale, tra alloggio, cibo e divertimenti.

Insomma una vacanza meritata, irrinunciabile, ma da vivere con qualche accortezza in più. E’ la fotografia dell’indagine della Federalberghi sul movimento turistico degli italiani in questa estate 2023, realizzata con il supporto di ACS Marketing Solutions nel periodo compreso tra il 17 ed il 21 luglio.

“Vorremmo usare toni entusiastici rispetto ai risultati della nostra rilevazione – commenta Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – Ma siamo ben consapevoli di quanto alcuni aspetti siano da leggere con grande cautela. Innanzitutto agosto è sempre stato il mese delle grandi partenze, e in questo senso nulla di nuovo sotto il sole – afferma Bocca – Ciò che colpisce è il 41% di italiani che non farà vacanza, principalmente per motivi economici. Ma anche tra coloro che partiranno, un buon 45% cercherà di contenere le spese. Questo è il segnale chiaro di un disagio – dichiara il presidente degli albergatori – Chi riuscirà a partire sembra essere rassegnato a dover fare comunque economia: magari accorciando la vacanza o cercando di spendere meno sulle altri voci quali alloggio, cibo e divertimento”.

“Probabilmente anche il maggior anticipo riservato alle prenotazioni va letto in questa luce -  aggiunge Bocca – Quest’anno infatti ci risulta che il 15% dei viaggiatori abbia prenotato la vacanza con due mesi di anticipo. Dopo i disagi del covid, ci eravamo disabituati a programmare la villeggiatura per tempo. Ora invece c’è un ritorno all’antico, anche nell’ottica di un maggior risparmio”.

“Sebbene le destinazioni estere vengano prese in considerazione maggiore rispetto agli ultimi due anni, è motivo di orgoglio constatare che l’Italia continui ad essere destinazione preferita dagli italiani stessi – conclude il presidente di Federalberghi – Sicilia, Puglia, Campania e Sardegna risultano essere in sequenza le località prese d’assalto dai nostri concittadini. Ma non vi è regione d’Italia che non riscuota il suo successo in riferimento alle scelte dei viaggiatori. Paradossalmente, nell’era del post covid, quello di scegliere l’Italia è percepito come un valore aggiunto che va mantenuto e coltivato, soprattutto nella prospettiva di guardare al turismo come un unicum e non soltanto come ad un fenomeno legato al tema dell’alta stagione”.

Locazioni brevi, Federalberghi sospende il giudizio in attesa di vedere il testo

Positive le anticipazioni su standard minimi, controlli e normativa fiscale, disappunto per il passo indietro sul minimum stay

“Il nostro giudizio sulla proposta di legge sulle locazioni brevi non può che rimanere sospeso, in attesa di conoscere il testo che sarà depositato in Parlamento”.

Con queste parole, Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi, commenta il cordiale incontro che si è svolto oggi con il Ministro del Turismo, sen. Daniela Santanchè.

“Abbiamo registrato - prosegue Nucara - positivi avanzamenti sul tema degli standard minimi che gli appartamenti in locazione breve devono possedere, per ragioni di sicurezza e di conformità agli strumenti urbanistici, sui relativi controlli e sull’adeguamento (da quattro a due appartamenti) della soglia oltre la quale l’attività si presume svolta in forma imprenditoriale. Non possiamo invece nascondere il nostro disappunto per il passo indietro che si profila all’orizzonte sul minimum stay, che continuiamo a ritenere un elemento essenziale della riforma.”

Nel corso dell’incontro, Federalberghi ha inoltre ribadito le proprie proposte in materia di sostegno agli investimenti, sia per quanto riguarda il rifinanziamento dei bandi PNRR, sia al fine di definire una misura strutturale che favorisca la riqualificazione delle strutture, da finanziare con una parte dei proventi dell’imposta di soggiorno.

Federalberghi ha altresì espresso apprezzamento per le misure recentemente adottate in materia di semplificazione dell’ingresso in Italia di lavoratori extracomunitari e di riduzione del cuneo fiscale, auspicando che queste ultime vengano potenziate, anche al fine di favorire la definizione dell’accordo di rinnovo del CCNL Turismo, sul quale le parti sociali stanno lavorando.

Decreto flussi integrativo: soddisfazione di Federalberghi

Nel mese di luglio, un lavoratore del turismo su quattro è straniero

“Esprimiamo apprezzamento per la decisione del Consiglio dei Ministri che, accogliendo le istanze delle imprese, ha ampliato il contingente di lavoratori stranieri autorizzati all’ingresso nel nostro paese per motivi di lavoro stagionale”.

Con queste parole Bernabò Bocca, Presidente di Federalberghi, ha commentato l’approvazione di una quota aggiuntiva di 40mila lavoratori, interamente destinati agli ingressi per lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero.

“Abbiamo chiesto l’adozione di un decreto integrativo – prosegue il Presidente di Federalberghi – perché le domande d’ingresso per lavoro sono risultate tre volte maggiori rispetto alle quote disponibili”.

“Apprezziamo inoltre - conclude Bocca – la procedura semplificata, che prevede il rilascio delle autorizzazioni al lavoro a valere sulle domande già presentate nel click-day del marzo scorso, senza necessità di presentare nuove domande”.

Secondo i dati forniti dall’INPS ed elaborati dal Centro studi di Federalberghi, nel momento di massima intensità lavorativa, che corrisponde al mese di luglio, i dipendenti stranieri in forza alle aziende del turismo sono circa 400mila, pari al 25% dei lavoratori complessivamente occupati come dipendenti nel settore.

Sulle locazioni turistiche c'è molto da lavorare

“Apprezziamo la decisione di aprire ufficialmente il dibattito sulle locazioni turistiche, con la presentazione di un disegno di legge, e siamo pronti ad offrire il nostro contributo al Governo e al Parlamento, per la costruzione di un sistema equo e trasparente.

Ma non possiamo nascondere la nostra delusione per il contenuto della proposta e riteniamo che ci sia molto da lavorare, se si vuole veramente giungere a una soluzione capace di incidere concretamente sul problema della concorrenza sleale e dell’abusivismo che inquinano il mercato”.

È questo il commento a caldo di Federalberghi sulla proposta di legge sulle locazioni brevi, che il Ministero del Turismo ha inviato alle associazioni di categoria.

“Per l’associazione delle imprese turistico ricettive, occorre anzitutto intervenire sul cosiddetto “minimum stay”. Considerato che la permanenza media negli esercizi ricettivi italiani è di 3,3 notti, affermare che il soggiorno nelle locazioni turistiche non può essere inferiore a due notti suona come una presa in giro, in quanto significa che la nuova normativa si applicherà solo su a una minima parte dei flussi turistici. Ad esempio, saranno esclusi tutti i soggiorni per vacanza, a partire dai week end, per di più solo in una minoranza di comuni.”

“Altrettanto importante - secondo Federalberghi - è il ruolo da conferire ai sindaci, ai quali dev’essere restituita la facoltà di governare il territorio. Grandi e piccoli centri sono invasi da una marea di alloggi, che si nascondono dietro la foglia di fico del contratto di locazione e operano sul mercato alberghiero senza rispettarne le norme.”

“Se si vuole che la norma produca effetti, - conclude Federalberghi - occorre poi prevedere un efficace sistema di controlli e di sanzioni, che di certo non si realizza immaginando che le multinazionali del web si lascino spaventare da una multa da tremila euro.”

Un ponte verso l'estate: per il 2 giugno 15 mln di italiani in viaggio. La Festa della Repubblica in Italia (94%) e al mare (41,8%). Giro d'affari di 6,9 mld

"La ripresa c'è. Che sia una leva per l'Emilia-Romagna, esempio di resilienza".

Ancora una volta gli italiani dimostrano di preferire l’Italia come destinazione della propria vacanza: a mettersi in viaggio in occasione del ponte del 2 giugno saranno in oltre 15 milioni, e la località preferita resterà il proprio Paese nel 94% dei casi, con particolare propensione per i luoghi di mare. Il tutto all’insegna del riposo e del divertimento, in località “vicino casa”, con l’obiettivo di dedicarsi a passeggiate nel verde, escursioni e gite, a visite culturali in zone artistiche e culturali e di godersi il proprio patrimonio.

Questo a grandi linee ciò che è emerso dall’indagine realizzata da Federalberghi con il supporto di ACS Marketing Solutions in riferimento al movimento turistico degli italiani in occasione della festa della Repubblica.

“Dalla nostra rilevazione si può constatare che la ripresa c’è. La gente ha voglia di muoversi e per farlo programma la sua vacanza con largo anticipo. Il last minute non va più tanto di moda: ci si vuole garantire il meglio, magari restando nel proprio Paese, trovandosi di fronte ad un’occasione come il ponte del 2 giugno, considerando che quest’anno il calendario fa cadere la festività nella giornata di venerdì”.

Queste le parole del presidente di Federalberghi, a commento dei risultati dell’indagine.

“A giudicare dal giro di affari che questo ponte produrrà, di ripresa si può effettivamente parlare – ha aggiunto Bernabò Bocca - Ma c’è da augurarsi che essa sia una forte leva per l’Emilia Romagna, la regione che ha subito il durissimo colpo dell’alluvione e che, malgrado tutto, resterà aperta al turismo nel corso di questo ponte, rivelandosi come un esempio eccezionale di resilienza. Inoltre – ha concluso Bocca – non possiamo trascurare la percentuale di italiani che ha deciso di non partire per motivi economici. Finché non si riuscirà a pareggiare questo gap, non avremo raggiunto l’obiettivo principale: far sì che l’esigenza primaria e vitale di un viaggio sia alla portata di tutti i nostri concittadini”.

Il Turismo come motore propulsivo dell’economia

I benefici che porta vanno ben oltre le porte dell’albergo

In provincia di Cuneo esistono 1.462 strutture ricettive ufficiali. Le camere alberghiere sono 5.839

Le 2.952 unità locali delle imprese attive nel settore ricettivo e della ristorazione danno lavoro a 12.269 addetti.

Considerando queste e altre informazioni, si può stimare che il valore aggiunto turistico per il territorio sia pari a 426.934.096 milioni di euro.

I dati sono estratti dal rapporto “Alberghi e affitti brevi”, presentato in occasione della 73a assemblea Federalberghi, che si svolge in questi giorni a Bergamo Brescia, Capitale Italiana della Cultura.

Dallo studio, emerge con chiarezza come il valore generato da un soggiorno in albergo è ben diverso dall’alloggio in un appartamento in affitto.

Basti pensare, infatti, per fare solo un esempio, al personale impiegato nelle due diverse formule di ospitalità: in albergo non ci si limita a fornire le chiavi all’arrivo e a pulire la stanza al termine del soggiorno, ma si forniscono innumerevoli ulteriori servizi grazie a personale altamente qualificato.

Più in generale, il contributo di un albergo all’economia locale non sta semplicemente nei suoi fatturati, nella sua economia in senso stretto, ma negli effetti espansivi che è in grado di diffondere sugli altri settori.

“Soggiornare in albergo – commenta il Comm. Giorgio Chiesa, presidente dell’Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo, aderente a Confcommercio – vuol dire affidare la propria permanenza fuori casa ad una struttura organizzativa strutturata ed a ciò dedicata, a personale qualificato ed in continuo aggiornamento, per rendere l’esperienza indimenticabile; non si tratta di proposte improvvisate”.

“Occorre normare il fenomeno; per farlo occorre in primis rivedere le norme legate agli affitti classici a maggior tutela della proprietà. Sono troppi i proprietari di casa terrorizzati di trovarsi in casa inquilini insolventi eccessivamente protetti. Da qui il passo di affidarsi al mondo degli affitti brevi, che conferisce al proprietario sicurezza e persino maggiore introito.... è....breve”

Il testo integrale dello studio “Alberghi e affitti brevi – modelli di sviluppo locale a confronto”, realizzato da Sociometrica in collaborazione con il CFMT (Centro di Formazione Management del Terziario), è disponibile sul sito www.federalberghi.it).

La 73ma assemblea nazionale Federalberghi a Bergamo-Brescia, Capitale della Cultura 2023

"Il Turismo brand dell'Italia. E’ il campo largo per la partita del nostro futuro"

Il mondo dell’ospitalità e del turismo si dà appuntamento quest’anno a Bergamo Brescia, Capitale italiana della Cultura 2023, per la 73a Assemblea Nazionale della Federalberghi.

Dopo l’incontro svoltosi lo scorso anno a Parma, città che ha potuto realmente onorare il titolo di capitale della Cultura 2021 solo dopo il dramma della pandemia, ancora una volta la Federazione degli albergatori premia un territorio che ha conquistato un titolo di enorme importanza per il Paese.

Oggi gli albergatori di tutta Italia hanno partecipato alle sessioni di lavoro dedicate al comparto del turismo e della ricettività. Sotto la guida del presidente, Bernabò Bocca, sono stati affrontati i temi salienti, confrontandosi sulle nuove istanze del comparto anche a fronte di un universo, quello del turismo, in continua e rapida evoluzione.

Di fronte ad una platea di 400 persone tra operatori del settore, figure istituzionali, giovani e giornalisti, dopo il saluto del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, si sono alternati sul palco il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, il Responsabile Divisone Banca dei Territori Intesa San Paolo, Stefano Barrese, il ministro del Turismo, Daniela Santanchè. L’imprenditore illuminato, Brunello Cucinelli, è stato il protagonista del focus “Cucinelli e l’arte del made in Italy”.

“Ci siamo dati appuntamento a Bergamo Brescia per onorare un territorio che ha conquistato un titolo di grande importanza come quello di Capitale della Cultura 2023 – ha dichiarato il presidente Bocca – Sappiamo quanto un riconoscimento del genere possa contribuire a rendere ancora più incisivo l’impatto economico per tutta la filiera del nostro comparto. Secondo alcuni studi, si evidenzia già un risultato di raddoppio degli arrivi domestici nelle strutture turistiche locali rispetto al 2019. Ma siamo qui anche per dare a Bergamo un segnale di rinascita, dopo il tragico evento del Covid che, sin dal suo primo manifestarsi, ha letteralmente travolto e messo in lutto questa città”.

“Il turismo è l’elemento distintivo del brand dell’Italia – ha proseguito Bocca - E’ il campo largo in cui sarà possibile giocare, tutti insieme, la partita del nostro futuro. In questo contesto ogni cosa è importante: dal potenziamento e perfezionamento del sistema di infrastrutture che possa rendere raggiungibili tutte le mete più belle e anche meno conosciute del nostro paese, senza creare impedimenti, ma piuttosto inviti; la lotta all’abusivismo ed alla deregulation degli affitti brevi che tanto fa male alla ricettività riconosciuta come tale ma anche al Paese; e poi ancora, è fondamentale avere a cuore la pianificazione di grandi eventi, i più potenti attrattori di flussi turistici nazionali ed internazionali. Oggi siamo qui anche per trovare insieme la strada – ha detto Bocca - E con noi ci sono gli italiani, che negli ultimi tempi hanno dimostrato di privilegiare il Belpaese come meta preferita per le proprie vacanze, e di sentirsi sicuri nei nostri alberghi. Mi piace onorare questo dato, perché ritengo che questa maggior affezione nei confronti delle nostre strutture dimostrata dai nostri concittadini ma anche dai turisti stranieri, sia dovuta proprio alla tenuta del nostro comparto di fronte a situazioni avverse, ma anche alla sensazione di sicurezza e protezione che si respira e si è respirato nei nostri alberghi, durante e dopo il periodo più buio della pandemia”.

"Il turismo è uno dei comparti che ha sofferto tanto durante il Covid, – dice il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana – sta ripartendo. È ripartito: i numeri sono assolutamente positivi, nel 2022 abbiamo recuperato i livelli del 2019 e quest'anno c'è un ulteriore aumento. Noi abbiamo cercato di essere sempre al fianco del comparto, abbiamo approvato il piano di sviluppo del turismo, abbiamo messo delle risorse, speriamo che il futuro possa essere estremamente positivo, anche grazie agli eventi in programmazione che faranno la differenza".

“Grazie di avermi invitato alla vostra assemblea. Vengo qui ad ascoltare le vostre esigenze. Chiedete. E noi cercheremo di rispondere con la nostra capacità al meglio possibile". Lo ha dichiarato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè. 

 "Entro i primi di giugno vorrei presentare una proposta di legge sugli affitti brevi - ha aggiunto il ministro - Non un decreto legge perché sarebbe una forzatura e credo che il Parlamento debba essere centrale in queste decisioni. Ho già fatto due tavoli con le associazioni di categoria. Sono consapevole che nel settore del turismo le associazioni di categoria denunciavano a Pasqua la mancanza di 50 mila addetti e che l'anno scorso nella stagione ne sono mancati 250 mila. Stiamo lavorando in questa direzione; però abbiamo anche tolto il reddito di cittadinanza. Siamo disponibili sulla formazione, per professionalizzare alcune categorie. Siamo sul pezzo - ha concluso il ministro - ma dateci un po' di tempo per poter fare le cose".

Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Il settore turistico rappresenta una risorsa fondamentale per il nostro Paese, in termini di Pil, occupazione e attrattività. Dal 2020 Intesa Sanpaolo ha erogato 7 miliardi per sostenerlo anche durante la crisi pandemica. Lavoriamo ora per un rilancio con nuove chiavi di crescita, tra cui la sostenibilità. Per questo rinnoviamo il nostro impegno nei confronti del settore con nuove iniziative, come l’adesione al Fondo Rotativo per il Turismo e finanziamenti ad hoc per conseguire obiettivi ESG, di digitalizzazione, riqualificazione delle strutture e per favorire la transizione energetica. Attraverso Equiter abbiamo aderito al Fondo per il Turismo con risorse BEI, che ci consente di intervenire anche sul capitale. Affianchiamo le imprese anche con i nostri servizi di consulenza per valutare il loro grado di sostenibilità e individuare interventi immediati, anche grazie alla disponibilità straordinaria dei fondi PNRR".

Grande emozione in sala nel momento dell’intervento dell’imprenditore illuminato Brunello Cucinelli sul tema del Made in Italy “Il mondo intero da noi si aspetta molto. Siamo un paese che ha tantissimo. Voi albergatori  investite su un futuro sicuro perché il turismo c'è e ci sarà. La questione è come gestire tutto questo.  La qualità è importantissima.  è qualcosa che si deve coltivare ogni giorno in ogni ambito. Per esempio in un albergo il letto deve essere top. Perché il cliente dedica molto tempo, una media di 9 ore, al riposo. Una volta che si è conquistata la qualità, il corpo, la mente si abitua a quello standard ed è  molto difficile tornare indietro. Noi dovremmo avere il coraggio di ascoltare di più. Ascoltare e discutere. poi si decide. La qualità è data anche dalla gentilezza. Non c'è nessuno che non si è sentito migliore dopo un complimento che gli viene fatto. Nell'ospitalità questo è essenziale. Siete in un mercato affascinante che nessuno ci può toccare…Chi è che non vorrà venire in Italia?”.

I Ponti dei desideti: in viaggio 17 milioni di italiani tra 25 aprile e 1° maggio. Un giro di affari di 7,4 miliardi

Italia meta preferita. per l'alloggio vince l'albergo. Bocca: risultati importanti che fanno ben sperare nell'estate

Dopo il rassicurante risultato della scorsa Pasqua, anche per le festività del 25 aprile e del primo maggio le aspettative sembra non vengano deluse: saranno infatti 9 milioni gli italiani che si metteranno in viaggio per la Festa della Liberazione, che il calendario 2023 fa cadere nella giornata di martedì, consentendo a tutti gli effetti la possibilità di godere di un fine settimana “extra lungo”. Una cifra che non si discosta molto dagli 8 milioni e 99 mila concittadini che si muoveranno invece in occasione della ricorrenza del primo maggio festa dei lavoratori, che capiterà di lunedì, offrendo anche in questo caso l’opportunità di allungare seppure di poco il tradizionale week end. Complessivamente coloro che opteranno per una vacanza durante i ponti e soprattutto in Italia, saranno oltre 17 milioni di individui.

“Ancora una volta viene da considerare la necessità impellente di sostenere ogni giorno di più un settore come il turismo che è traino del Paese” afferma il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, commentando i risultati dell’indagine realizzata con il supporto di ACS Marketing Solutions

“E’ una grande conquista per tutto il mondo della ricettività osservare il fatto che la maggioranza dei viaggiatori in questa circostanza abbia considerato l’albergo come alloggio preferito – aggiunge Bocca - Si tratta di un fattore importante perché evidenzia la capacità di tenuta del nostro comparto, anche a dispetto del dramma e delle enormi difficoltà provocate dalla pandemia. Direi addirittura che abbiamo ricevuto ancor più manifestazioni di fiducia proprio dagli italiani che continuano a scegliere  i nostri alberghi e soprattutto l’Italia come destinazione prediletta per la propria vacanza”.

“I risultati attuali – conclude il presidente di Federalberghi – fanno immaginare una buona performance nella prospettiva della prossima estate. Prudentemente staremo a guardare, impostando la rotta con un “avanti tutta”.

Pasqua con i fiocchi: 12 milioni di italiani in viaggio. Nella scelta della destinazione vince ancora il Belpaese (95,6%)

Una vacanza dedicata al relax (64,8%). Giro di affari di oltre 6mld

Bocca: Un buon avvio verso l'estate. Ma attenzione agli aumenti del costo della vita

“Sono piacevolmente sorpreso dai risultati della nostra indagine sulla Pasqua: ancora una volta i nostri concittadini dimostrano di privilegiare l’Italia come destinazione della propria vacanza. Non dobbiamo mai dimenticare che gli italiani sono il nostro primo mercato, e merita grande attenzione”.

Così commenta a caldo i dati relativi al movimento degli italiani in occasione delle festività pasquali il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla luce della ricerca realizzata per la Federazione da ACS Marketing Solutions.

Dalla rilevazione si fa sempre più netto il profilo di un viaggiatore ben consapevole del valore del made in Italy, intenzionato a rendere la propria vacanza “sostenibile” in termini di costi, distanze e rispetto del proprio benessere. Non più all’assalto di mete estere dunque (scelta che riguarda solo un 4,4% degli intervistati), ma piuttosto alla ricerca di relax e divertimento in località facilmente raggiungibili, preferibilmente a bordo della propria auto (75,8%), se possibile all’interno della propria regione o in regioni vicine alla propria residenza.

“Siamo diventati tutti più saggi, e innamorati del nostro Paese – prosegue Bocca – Questi dati sono di buon auspicio per l’avvio della nuova stagione, ma sicuramente il tema degli aumenti del costo della vita non rende possibile ai nostri concittadini osare di più, il che va a discapito principalmente della durata della vacanza. Del resto il calendario stesso del 2023 non ha reso possibile un naturale prolungamento delle festività pasquali verso il ponte del 25 aprile, congiuntura felice che si era invece verificata lo scorso anno”.

“Certo non possiamo chiudere gli occhi di fronte al condizionamento nella programmazione della vacanza che, a causa degli aumenti del costo della vita, hanno subito i viaggiatori – ha concluso il presidente di Federalberghi – Se il 61% del nostro campione ha dichiarato che queste motivazioni hanno influenzato in modo massiccio la propria scelta, bisogna prenderne atto ed agire per tempo affinchè si possano eliminare o quanto meno rendere meno insormontabili questi ostacoli. La Pasqua, che auspico sia in armonia per tutti, sarà la nostra prova generale”.

Per Confcommercio Imprese per l'Italia provincia di Cuneo a Capodanno nei ristoranti della Granda si punta al tutto esaurito

Le discoteche finalmente tornano ad essere il luogo del divertimento

Secondo le stime, saranno 4,5 milioni le persone che per il cenone di fine anno hanno già scelto uno dei 70mila ristoranti italiani che rimarranno aperti nella notte di San Silvestro. Numeri in crescita, sia per quanto riguarda la domanda, con 500mila persone in più dello scorso anno attese nei locali, sia sul fronte dell’offerta con il 59,1% dei ristoranti che rimarrà aperto il 31 dicembre, mentre nel 2021 ci si era fermati al 53,6%.

“Questo dato – spiega il Comm. Giorgio Chiesa, presidente dell’Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo, aderente a Confcommercio della Granda - racconta della voglia delle persone di lasciarsi alle spalle gli ultimi due terribili anni, vissuti tra restrizioni e fiammate inflazionistiche”.

“Si percepisce nell’aria una sempre più forte voglia di stare insieme, con gli italiani pronti a spendere 414 milioni di euro per una spesa pro-capite che oscilla tra 92 e 115 euro a seconda che ci si limiti al solo cenone oppure a cenone più veglione”.

“L’ultimo dell’anno sarà anche l’occasione per valorizzare i prodotti dell’eccellenza agroalimentare ma soprattutto vitivinicola italiana”.

“In generale – precisa Chiesa – tra gli operatori del settore si respira un’aria di cauto ottimismo: otto imprenditori su dieci confidano che sarà “tutto esaurito” o che, in ogni caso, il bilancio sarà uguale se non addirittura migliore del 2019”.

La formula della serata è quella classica: in nove ristoranti su dieci la serata si snoderà intorno alla cena con incluso brindisi di fine anno e “soft entertainment”. Solo in poco più di un ristorante su dieci, oltre alla cena, si svolgerà anche un vero e proprio veglione con spettacolo e musica; d’altra parte, per spettacolo e intrattenimento saranno in attività migliaia di discoteche pronte ad accogliere clienti di tutte le età.

“Dopo due anni di stop forzato – interviene Federica Toselli, presidente del Sindacato Silb-Fipe-Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo, il Sindacato dei locali da ballo e di intrattenimento - i locali italiani da ballo tornano ad essere il cuore della festa più partecipata dell’anno. Nella notte di San Silvestro, le circa mille discoteche della penisola operative nei mesi invernali, sulle 2.500 rimaste in attività dopo la pandemia, sono pronte a registrare il tutto esaurito”.

“Finalmente – commenta la Toselli - si torna a festeggiare il Capodanno nei luoghi preposti al divertimento controllato e sicuro”.

“Un bel passo in avanti rispetto agli ultimi due anni quando, con la scusa della pandemia, si è finito per lasciare campo libero alle situazioni abusive e incontrollate”.

“Un danno per le imprese, ma anche per centinaia di migliaia di professionisti che, ad esempio, lo scorso dicembre hanno scoperto che non avrebbero potuto lavorare con solo 8 giorni di anticipo, una doppia beffa se si pensa che tutte le altre attività, dai cinema ai teatri, operavano a pieno regime”.

“Ora questo ostracismo nei confronti delle discoteche è finalmente finito e siamo pronti a tornare a festeggiare l’arrivo del nuovo anno a ritmo di musica”.

“Come già avvenuto durante il periodo degli acquisti natalizi, c’è voglia – conclude Luca Chiapella, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo – di gratificarsi e festeggiare in compagnia, di lasciarsi alle spalle un 2022 difficile, ma con la consapevolezza e la voglia da parte di tutti di un momento di socialità e di svago guardando al futuro con un rinnovato ottimismo”.

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Natale, più festa per tutti: in viaggio oltre 19 mln di italiani (+9,9%)

La maggioranza resta nel Belpaese. Per l'estero si predilige l'Europa

Tanta voglia di Italia (e di vacanza) per il ponte dell'Immacolata

L’8 dicembre in movimento 13,3 mln di italiani. Giro di affari: 4,461 mld

Ponte di Ognissanti, si riparte: 8 mln e 400 mila italiani in viaggio. Il Belpaese resta destinazione prediletta (89,8%)

Tra mare, città d'arte e terme, un giro d'affari di 3,77 mld di euro. "La festa è onorata. Ma per molti pesa il costo della vita"

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"Confidiamo che la telenovela sia finalmente finita"