Dati contrastanti per edilizia e immobiliare

Dati contrastanti per edilizia e immobiliare

Prioritario riattivare gli incentivi e restituire fiducia alle famiglie

Le analisi dei principali istituti di ricerca sono concordi nel confermare un trend di progressiva crescita del mercato immobiliare, che nel primo trimestre dell’anno ha fatto registrare una significativa accelerazione. Aumentano le compravendite e non solamente grazie al traino degli acquisti con mutuo (+32,7% tendenziale), agevolati dalla riduzione dei tassi di interesse. In un clima di perdurante instabilità ed incertezza – legati agli attuali scenari macroeconomici e geopolitici – le famiglie tornano a vedere nel “mattone” una potenziale assicurazione dei propri risparmi rispetto all’inflazione e alla perdita del potere d’acquisto. Una tendenza testimoniata dall’andamento positivo del mercato nelle grandi città e anche in molti capoluoghi di provincia.

Da sempre il buon andamento del settore immobiliare rappresenta un volàno di sviluppo per le filiere collegate all’edilizia, considerando le ristrutturazioni e riqualificazioni che seguono abitualmente l’acquisto di prime e seconde case. Ma queste potenzialità rischiano di essere tradite dalla progressiva riduzione dei bonus edilizi e dall’attuale assenza di concrete prospettive di rilancio per il comparto costruzioni nel suo complesso.

In base ai dati del MEF, nei primi cinque mesi del 2025, i bonifici “parlanti” per i bonus casa hanno raggiunto un valore di 9,8 miliardi di euro, con una pesante flessione del 25,3% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Angaisa – l’associazione dei distributori idrotermosanitari aderente a Confcommercio – conferma le forti preoccupazioni per il futuro delle aziende associate, che attendono comunque con fiducia nuovi provvedimenti volti alla definizione di un quadro normativo chiaro ed esaustivo e al tanto atteso recepimento della Direttiva Case Green.

“Viviamo un momento di incertezza che non favorisce gli investimenti per la ristrutturazione degli immobili. Comprendiamo e condividiamo l’esigenza di salvaguardare l’equilibrio finanziario e la tenuta dei conti pubblici, ma è necessario che venga nuovamente potenziato il sistema degli incentivi, soprattutto a favore delle famiglie che non hanno sufficiente capienza fiscale”, sottolinea Angaisa-Confcommercio. “Nel 2025 gli investimenti nel rinnovo residenziale sono destinati a subire una forte flessione e questo comporterà inevitabilmente minor gettito fiscale per le casse dello Stato. Ma il pericolo è che si faccia ricorso all’evasione e al sommerso. Da una parte, la possibilità di ottenere una detrazione fiscale contenuta e da spalmare oltretutto su dieci anni; dall’altra un risparmio immediato e potenzialmente molto più consistente… E’ un rischio che va assolutamente scongiurato”.