Associazione Albergatori

Associazione Albergatori

Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo

L’Associazione Albergatori Esercenti Operatori Turistici è il sindacato unitario del settore turistico della Provincia di Cuneo, aderente alla “Confcommercio-Imprese per l’Italia Provincia di Cuneo”. La sede provinciale è presso la medesima – Via A. Avogadro n. 32 – Cuneo. Per effetto del doppio inquadramento tutti i soci delle singole Associazioni territoriali appartenenti al settore del turismo sono automaticamente soci dell’Associazione Albergatori Esercenti Operatori Turistici.

Le Associazioni territoriali della provincia di Cuneo sono:

ASCOM CUNEO           Via A. Avogadro 32
ASCOM ALBA               P.za S. Paolo n. 3
ASCOM BRA                 Via Euclide Milano 8
ASCOM CARRU'           Via Zavatteri n. 1
ASCOM CEVA               Via A. Doria n. 18
ASCOM FOSSANO       Via San Michele 25
ASCOM MONDOVI'       Piazza Roma 2
ASCOM SALUZZO         Via Torino 44
ASCOM SAVIGLIANO    Via Mabellini n. 2/1

All’interno dell’Associazione Albergatori Esercenti Operatori Turistici della provincia di Cuneo sono ricomprese le seguenti categorie:

  • - L’Associazione Cuochi Provincia Granda
  • - FAITA – FederCamping  rappresenta e tutela gli interessi ed i diritti delle imprese turistico-ricettive dell’aria aperta (camping e villaggi turistici)
  • - FEDERALBERGHI – Federazione delle Associazioni italiana degli alberghi e hotels - rappresenta le esigenze e le proposte delle imprese nei confronti delle istituzioni e delle organizzazioni politiche, economiche e sindacali
  • - FEDERALBERGHI EXTRA - Sindacato italiano delle attività ricettive extralberghiere di bed & breakfast, affittacamere e locande, case... 
  • - FIAVET -  Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo, è una associazione di imprese che raggruppa e rappresenta le agenzie di viaggio e imprese turistiche.
  • - FIPE - Federazione Italiana Pubblici Esercizi, è una associazione del settore della ristorazione, dell’intrattenimento e del turismo. Essa rappresenta e assiste bar, ristoranti, pizzeria, gelaterie, pasticcerie, discoteche, stabilimenti balneari, ma anche mense, ristorazione multilocalizzata, emettitori buoni pasto e casinò.
  • - SILB-FIPE - Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da Ballo e di Spettacolo. La mission è offrire ai singoli soci, competenze specifiche nel settore, tutela legale, assistenza politico-sindacale, promuovendo la formazione e la crescita professionale  di impresa e fornendo strumenti di orientamento e di sviluppo.

Infine l’Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo in collaborazione con i Consorzi Turistici della provincia di Cuneo: 
Cônitours - Consorzio Operatori Turistici Provincia di Cuneo, Consorzio Turistico Langhe Monferrato Roero, Consorzio Terre Reali del Piemonte, Consorzio Valle Maira offre l’opportunità di far sognare, scoprire, organizzare, costruire e infine prenotare la vacanza in provincia di Cuneo. 

Giunta Esecutiva
Giorgio Chiesa Presidente
Danilo Rinaudo Vice Presidente Vicario
Carlo Giorgio Comino Vice presidente
Giacomo Badellino Vice Presidente
Federica Toselli Vice Presidente
Alessandro Pavesio Vice Presidente
Silvia Ferrero Membro della Giunta
Andrea Silvestro Membro della Giunta
Nicola Gallina Membro della Giunta
Umberto Ferrondi Membro della Giunta
Daniele Lubatti Membro della Giunta
Mattia Germone Membro della Giunta
Francesco Modaffari Membro della Giunta
Michele Pianetta Membro della Giunta
Marco Bertorello Membro della Giunta
Comm. Andreino Durando Presidente Onorario
Consiglio Direttivo
Andrea Macario Consiglio Direttivo
Elio Parola Consiglio Direttivo
Marco Basso Consiglio Direttivo
Massimo Camia Consiglio Direttivo
Renzo Montà Consiglio Direttivo
Federico Boglione Consiglio Direttivo
Paolo Pavarino Consiglio Direttivo
Davide Pagliano Consiglio Direttivo
Fabrizio Dho Consiglio Direttivo
Giovanna Maria Ravalli Consiglio Direttivo
Stefano Fornetti Consiglio Direttivo
Giampiero Gianaria Consiglio Direttivo
Manuela Giuganino Consiglio Direttivo
Emilio Aledda Consiglio Direttivo
Giuseppe Carlevaris Consiglio Direttivo
Ferrucccio Ribezzo Consiglio Direttivo
Riccardo Veglia Consiglio Direttivo
Marco Andreis Consiglio Direttivo
Andrea Caula Consiglio Direttivo
Roberta Genre Consiglio Direttivo
Pino Adamo Consiglio Direttivo
Paolo Destefanis Consiglio Direttivo
Alberto Giraudo Consiglio Direttivo
Andrea Delsoglio Consiglio Direttivo
Vincenzo Tarable Consiglio Direttivo
Christian Seymand Consiglio Direttivo
Simona Oliveri Consiglio Direttivo
Ignazio Sanneris Consiglio Direttivo
Fabrizio Pio Consiglio Direttivo

Pasqua con i fiocchi: 12 milioni di italiani in viaggio. Nella scelta della destinazione vince ancora il Belpaese (95,6%)

Una vacanza dedicata al relax (64,8%). Giro di affari di oltre 6mld

Bocca: Un buon avvio verso l'estate. Ma attenzione agli aumenti del costo della vita

“Sono piacevolmente sorpreso dai risultati della nostra indagine sulla Pasqua: ancora una volta i nostri concittadini dimostrano di privilegiare l’Italia come destinazione della propria vacanza. Non dobbiamo mai dimenticare che gli italiani sono il nostro primo mercato, e merita grande attenzione”.

Così commenta a caldo i dati relativi al movimento degli italiani in occasione delle festività pasquali il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla luce della ricerca realizzata per la Federazione da ACS Marketing Solutions.

Dalla rilevazione si fa sempre più netto il profilo di un viaggiatore ben consapevole del valore del made in Italy, intenzionato a rendere la propria vacanza “sostenibile” in termini di costi, distanze e rispetto del proprio benessere. Non più all’assalto di mete estere dunque (scelta che riguarda solo un 4,4% degli intervistati), ma piuttosto alla ricerca di relax e divertimento in località facilmente raggiungibili, preferibilmente a bordo della propria auto (75,8%), se possibile all’interno della propria regione o in regioni vicine alla propria residenza.

“Siamo diventati tutti più saggi, e innamorati del nostro Paese – prosegue Bocca – Questi dati sono di buon auspicio per l’avvio della nuova stagione, ma sicuramente il tema degli aumenti del costo della vita non rende possibile ai nostri concittadini osare di più, il che va a discapito principalmente della durata della vacanza. Del resto il calendario stesso del 2023 non ha reso possibile un naturale prolungamento delle festività pasquali verso il ponte del 25 aprile, congiuntura felice che si era invece verificata lo scorso anno”.

“Certo non possiamo chiudere gli occhi di fronte al condizionamento nella programmazione della vacanza che, a causa degli aumenti del costo della vita, hanno subito i viaggiatori – ha concluso il presidente di Federalberghi – Se il 61% del nostro campione ha dichiarato che queste motivazioni hanno influenzato in modo massiccio la propria scelta, bisogna prenderne atto ed agire per tempo affinchè si possano eliminare o quanto meno rendere meno insormontabili questi ostacoli. La Pasqua, che auspico sia in armonia per tutti, sarà la nostra prova generale”.

Diciannove stranieri potranno trovare lavoro grazie al progetto “Work for Peace”, percorso di formazione professionale che favorisce l’incontro tra domanda e offerta

Pensato da Confcommercio provinciale, associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici con gli Enti bilaterali del settore Terziario e Turismo, in collaborazione con Caritas Diocesana della provincia di Cuneo e Centro Migrantes

Arrivano soprattutto dall’Ucraina, ma anche da Libia, Marocco, Bangladesh, Gambia e Mali: sono i 19 partecipanti (17 donne e 2 uomini) che nella mattinata di lunedì 27 febbraio hanno ricevuto l’attestato di partecipazione al percorso di formazione professionale finalizzato all’inserimento lavorativo di soggetti stranieri presso le aziende del settore turistico-ricettivo della ristorazione e dell’ospitalità della provincia di Cuneo. Il progetto, ribattezzato “Work for Peace”, ha avuto per cabina di regia la Confcommercio imprese per l’Italia della provincia di Cuneo, l’associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici con gli Enti bilaterali del settore Terziario e Turismo, in collaborazione con la Caritas Diocesana della provincia di Cuneo e il Centro Migrantes. I partecipanti potranno ora essere contattati dalle aziende che necessitano di figure dedicate, in modo da sopperire alla sempre crescente domanda di risorse che, in particolare il settore dell’Horeca (alberghi, ristoranti e bar) richiede per coprire esigenze momentanee o permanenti.

“È evidente l’importanza dell’iniziativa, sia per le aziende che potranno risolvere il problema della carenza di personale, che per queste persone, la maggior parte donne provenienti dall’Ucraina, che si trovano a vivere in una realtà diversa dalla propria nazione, ma che hanno dimostrato di voler provvedere economicamente alle proprie esigenze – spiega Luca Chiapella, presidente Confcommercio imprese per l’Italia della provincia di Cuneo -. Questo percorso è stato un piccolo contributo che abbiamo voluto offrire per dare una chance di effettivo e concreto inserimento a donne e uomini che per ovvi motivi cercano nuova occupazione. Una richiesta che si intreccia con quella proveniente anche dalle nostre aziende, in particolare dell’Horeca, che a loro volta richiedono personale da sala, da cucina o da inserire dietro il bancone di un bar”.

Il progetto “Work for Peace” è durato complessivamente 35 ore, suddivise tra teoria e pratica. Tutti i partecipanti sono entrati in possesso della certificazione HACCP e della Formazione Generale e Specifica in materia di sicurezza aziendale ai sensi del D.Lgs. 81/08.  Sulla base di un questionario di rilevazione del fabbisogno inviato alle aziende per intercettare le esigenze di inserimento, potranno essere contattati per valutare le offerte di lavoro.

Giorgio Chiesa presidente dell’Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo, si è rivolto così ai partecipanti: “Siamo qui per aiutarvi, ma anche voi siete qui per aiutarci. Lavoriamo insieme e vi auguro un buon futuro in Italia”.

“Un progetto di questa portata – ha aggiunto Carlo Comino, presidente Ascom Monregalese – ha una valenza sociale e culturale ma anche economica, perché va incontro alle esigenze del mondo del commercio e delle attività locali, che hanno sempre più necessità di trovare nuovi collaboratori ma che si scontrano quotidianamente con le difficoltà della ricerca. Un’iniziativa che ha colto nel segno e che favorisce l’inclusione sociale attraverso l’incontro domanda/offerta di lavoro”.

“La formazione professionale rappresenta un importante strumento di inclusione sociale – dice Alessandro Lotti, presidente Ente Bilaterale del Turismo della provincia di Cuneo -. L’iniziativa dimostra l’importanza di sostenere e promuovere progetti di integrazione attraverso la formazione e il lavoro. Questi progetti non solo migliorano la vita delle persone coinvolte, ma arricchiscono anche la società nel suo insieme. Ecco perché siamo convinti che grazie alla formazione professionale non solo il settore turistico locale ma anche l’intera comunità cuneese acquisiranno risorse preziose”.

L’iniziativa si è avvalsa della collaborazione di Caritas Diocesana della provincia di Cuneo e ufficio pastorale Migrantes: “Nella nostra sede giunge tanta gente che chiede aiuto con la conoscenza della lingua italiana – afferma Rosi Prekalori, responsabile ufficio pastorale Migrantes della Diocesi di Cuneo-Fossano -. Si tratta di persone appena arrivate in Italia, ancora non inserite nel contesto sociale locale. La conoscenza della lingua è la prima cosa di cui necessitano”. Conclude Nicolò Cassano, operatore Caritas Cuneo: “Il nostro compito è stato quello di proporre alle famiglie da noi seguite questo progetto accompagnandole nel monitoraggio del corso cui hanno partecipato i familiari. I feedback, visti i risultati, sono stati tutti molto positivi”.

Per Confcommercio Imprese per l'Italia provincia di Cuneo a Capodanno nei ristoranti della Granda si punta al tutto esaurito

Le discoteche finalmente tornano ad essere il luogo del divertimento

Secondo le stime, saranno 4,5 milioni le persone che per il cenone di fine anno hanno già scelto uno dei 70mila ristoranti italiani che rimarranno aperti nella notte di San Silvestro. Numeri in crescita, sia per quanto riguarda la domanda, con 500mila persone in più dello scorso anno attese nei locali, sia sul fronte dell’offerta con il 59,1% dei ristoranti che rimarrà aperto il 31 dicembre, mentre nel 2021 ci si era fermati al 53,6%.

“Questo dato – spiega il Comm. Giorgio Chiesa, presidente dell’Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo, aderente a Confcommercio della Granda - racconta della voglia delle persone di lasciarsi alle spalle gli ultimi due terribili anni, vissuti tra restrizioni e fiammate inflazionistiche”.

“Si percepisce nell’aria una sempre più forte voglia di stare insieme, con gli italiani pronti a spendere 414 milioni di euro per una spesa pro-capite che oscilla tra 92 e 115 euro a seconda che ci si limiti al solo cenone oppure a cenone più veglione”.

“L’ultimo dell’anno sarà anche l’occasione per valorizzare i prodotti dell’eccellenza agroalimentare ma soprattutto vitivinicola italiana”.

“In generale – precisa Chiesa – tra gli operatori del settore si respira un’aria di cauto ottimismo: otto imprenditori su dieci confidano che sarà “tutto esaurito” o che, in ogni caso, il bilancio sarà uguale se non addirittura migliore del 2019”.

La formula della serata è quella classica: in nove ristoranti su dieci la serata si snoderà intorno alla cena con incluso brindisi di fine anno e “soft entertainment”. Solo in poco più di un ristorante su dieci, oltre alla cena, si svolgerà anche un vero e proprio veglione con spettacolo e musica; d’altra parte, per spettacolo e intrattenimento saranno in attività migliaia di discoteche pronte ad accogliere clienti di tutte le età.

“Dopo due anni di stop forzato – interviene Federica Toselli, presidente del Sindacato Silb-Fipe-Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo, il Sindacato dei locali da ballo e di intrattenimento - i locali italiani da ballo tornano ad essere il cuore della festa più partecipata dell’anno. Nella notte di San Silvestro, le circa mille discoteche della penisola operative nei mesi invernali, sulle 2.500 rimaste in attività dopo la pandemia, sono pronte a registrare il tutto esaurito”.

“Finalmente – commenta la Toselli - si torna a festeggiare il Capodanno nei luoghi preposti al divertimento controllato e sicuro”.

“Un bel passo in avanti rispetto agli ultimi due anni quando, con la scusa della pandemia, si è finito per lasciare campo libero alle situazioni abusive e incontrollate”.

“Un danno per le imprese, ma anche per centinaia di migliaia di professionisti che, ad esempio, lo scorso dicembre hanno scoperto che non avrebbero potuto lavorare con solo 8 giorni di anticipo, una doppia beffa se si pensa che tutte le altre attività, dai cinema ai teatri, operavano a pieno regime”.

“Ora questo ostracismo nei confronti delle discoteche è finalmente finito e siamo pronti a tornare a festeggiare l’arrivo del nuovo anno a ritmo di musica”.

“Come già avvenuto durante il periodo degli acquisti natalizi, c’è voglia – conclude Luca Chiapella, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo – di gratificarsi e festeggiare in compagnia, di lasciarsi alle spalle un 2022 difficile, ma con la consapevolezza e la voglia da parte di tutti di un momento di socialità e di svago guardando al futuro con un rinnovato ottimismo”.

Affitti brevi, si stringe il cerchio attorno ai grandi portali

La Corte di Giustizia europera rigetta le tesi di AirBnb e sancisce l'obbligo di riscuotere la cedolare secca

Bocca: "Sentenza importante, che promuove la trasparenza e contrasta l'evazione fiscale"

Airbnb deve riscuotere e versare allo Stato italiano la cedolare secca sugli affitti brevi. È questo il succo della sentenza pronunciata questa mattina a Lussemburgo dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, a conclusione della vertenza iniziata nel 2017.

Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, nell’esprimere apprezzamento per il pronunciamento della Corte, ricorda che “la federazione è intervenuta nel giudizio al fianco dell'Agenzia delle Entrate per promuovere la trasparenza del mercato, nell'interesse di tutti gli operatori, perché l'evasione fiscale e la concorrenza sleale danneggiano tanto le imprese turistiche tradizionali quanto coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza”.

“La sentenza odierna segna un punto importante - prosegue il presidente degli albergatori - ma resta del percorso da compiere. I prossimi passi toccano al Consiglio di Stato, che dovrà pronunciarsi recependo la sentenza europea, per consentire poi all’Agenzia delle Entrate di recuperare le imposte non pagate durante sei anni di sfacciata inadempienza, applicando le relative sanzioni.”

"In parallelo - conclude Bocca - chiediamo al Governo e al Parlamento di mettere ordine nella giungla degli appartamenti ad uso turistico, che si nascondono dietro la foglia di fico della locazione, ma in realtà operano a tutti gli effetti come strutture ricettive e quindi devono essere soggetti alle medesime regole di base previste per alberghi, affittacamere e bed and breakfast".

Panettone amaro per l'economia del Turismo

Imposta di soggiorno: accordo bipartisan che facilita l'aumento delle tasse sui turisti

“Maggioranza e opposizione si uniscono per sbloccare l’aumento delle tasse sui turisti”.

E’ questo il senso di un emendamento alla legge di bilancio, presentato da deputati dell’opposizione e accolto dai relatori di maggioranza, che facilita, a partire dal 1º gennaio 2023, il raddoppio del valore massimo dell’imposta di soggiorno, portandolo da 5 euro a 10 euro a notte per persona.

La misura interessa i capoluoghi di provincia in cui la media delle presenze turistiche nei tre anni precedenti è di venti volte superiore al numero dei residenti.

‘“E’ un pessimo regalo di Natale - dice Federalberghi - per le imprese e i lavoratori del turismo delle destinazioni interessate, che con grande fatica si stanno risollevando dal baratro in cui erano sprofondate durante la pandemia e sono tuttora alle prese con la stangata del caro energia.”

La voglia matta di partire: per le festività in viaggio 17,4 milioni di italiani. 12 mln a Natale (+15%) E 5,4 mln e a Capodanno (+23%)

Più Italia per tutti: il Belpaese resta destinazione preferita nel 98,9% dei casi

Giro di affari di oltre 13 miliardi di euro.

Bocca: "una dichiarazione di amore per il Paese. E’ questo il traino per la crescita".

Oltre 17 milioni di italiani in viaggio per le festività di fine 2022: 12 milioni saranno in viaggio a Natale mentre 5 milioni e 400 mila circa sceglieranno il Capodanno come momento clou della propria vacanza.

Il giro d’affari sarà superiore ai 13 miliardi di euro, riportando la spesa complessiva ai livelli del 2019, con ricadute positive per tutte le componenti della filiera turistica, dalla ristorazione ai trasporti allo shopping, producendo un notevole sostegno alla tenuta del PIL.

Chi parte per Natale trascorrerà mediamente 6,9 notti fuori casa, mentre la vacanza di Capodanno ha una durata inferiore (3,6 notti).

Ancora una volta, sarà l’Italia la destinazione preferita: non ci si allontanerà di molto dalla regione di residenza e molti di coloro che affronteranno spostamenti più impegnativi lo faranno per raggiungere le famiglie di origine.

Su tutto, vince la voglia di rilassarsi, di ridiventare padroni del proprio tempo soprattutto nelle destinazioni di montagna, di godersi il patrimonio artistico culturale del proprio paese e anche di vivere la natura appieno. Si risparmierà sui consumi per prediligere il soggiorno ed anche le esperienze legate al mondo dell’enogastronomia.

“Leggo questi risultati come una dichiarazione di amore degli italiani per l’Italia” afferma Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, a commento dell’indagine realizzata per la Federazione da ACS Marketing Solutions tra il 7 e il 12 dicembre.

“Siamo diventati meno esterofili a quanto pare. Nel corso degli ultimi due anni, in molti hanno trascorso le vacanze sotto casa a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia. Ma oggi che ne siamo più o meno fuori, gli italiani scelgono di dedicare energia e denaro ad una vacanza “made in Italy” non più come ripiego, bensì come scelta”.

“Nel nostro comparto non possiamo che dirci soddisfatti di fronte alla rilevazione di questi dati – aggiunge Bocca – Ma certo questo è un Natale nuovo per noi. Non dimentichiamo che lo scorso anno eravamo ancora sotto pressione. Le nostre scelte dipendevano dal decreto covid Natale. E’ stato orribile. Non ci si poteva sentire davvero liberi. Ma anche il caro energia, che ha messo KO i bilanci di famiglie e imprese, e il conflitto in Ucraina, hanno creato un ostacolo non da poco per la programmazione. Molti italiani hanno rinunciato all’ipotesi del viaggio, non essendo rassicurati dalla situazione. Quest’anno siamo più proiettati in avanti, malgrado le difficoltà non manchino. E, soprattutto, la voglia di Italia resta”.

“Ciò detto – ha concluso Bocca – questo atto di amore verso il nostro Paese va potenziato. E’ il momento di osare, di investire, di correre con tutto il sostegno che le istituzioni potranno dare al comparto. Ritengo che si debba partire da qui, proprio allo scopo di dare ancora più forza a questo traino per la crescita”.

L’Associazione Cuochi Provincia Granda rappresenterà il Piemonte alle selezioni italiane del Bocuse d’Or Europe 2024

Chiapella, “Importate presenza a conferma della professionalità degli Chefs della Granda”

Ieri, negli spazi di Cracco in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, sono stati presentati i quattro team che domenica 19 febbraio 2023, durante i Campionati della Cucina Italiana della FIC (Federazione Italiana Cuochi) si contenderanno il posto per partecipare alla finale europea del concorso di cucina più importante al mondo.

 

Il Piemonte c'è e sarà rappresentato dal Team D’Errico composto da Francesco D’Errico, candidato chef (La Madernassa di Guarene), Andrea Serale, commis (La Madernassa di Guarene) e Stefano Bongiovanni, coach (Il Banchetto, Novello), con il supporto di Erik Macario (Trattoria della Posta di Pradeboni, Peveragno) e Domenico Pavan (Il Banchetto di Novello).

Organizzata dalla Bocuse d’Or Italy Academy in collaborazione con la Federazione Italiana Cuochi, la finale italiana si terrà a Rimini durante il Beer&Food Attraction (19-23 febbraio 2023). Lo chef vincitore, guiderà il Team Italia al turno europeo del 2024 e alle finali del Bocuse d’Or di Lione 2025. Le squadre che parteciperanno alla selezione italiana saranno composte tutte da uno chef candidato, un commis e un coach che si affronteranno nella preparazione di due piatti, usando alcuni ingredienti principali selezionati dal Comitato Organizzatore. Verranno giudicati da una “Giuria di Degustazione” composta da importanti chef italiani, ma anche da una “Giuria Tecnica”.

I team saranno preparati dalla Bocuse d’Or Italy Academy, diretta da Luciano Tona, con Enrico Crippa (presidente) e Carlo Cracco (vicepresidente), e dalla Federazione Italiana Cuochi guidata dal presidente nazionale Rocco Pozzulo

“Si tratta – afferma Luca Chiapella, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo – di un importante riconoscimento per la nostra Associazione Cuochi Provincia Granda, facente parte dell’Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo”.

“Sarà impegnativo – precisa Stefano Bongiovanni, presidente Associazione Cuochi Provincia Granda e dell’Unione Reginale Cuochi Piemontesi - ma daremo il massimo per portare i valori della cucina piemontese ai massimi livelli”

“Le carte sono scoperte e con il mio vice coach e i candidati daremo il mille per mille”.

“A nome di tutta l'Associazione – interviene il Comm. Giorgio Chiesa, presidente dell’Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo - auguriamo ai nostri cuochi il successo che meritano, per impegno, passione e indubbie capacità”. “Siamo orgogliosi di voi e vi siamo come sempre vicini”.

“Sono sicuro – conclude Chiapella – che si faranno onore come sempre e porteranno in alto i valori della Cucina del Territorio”.

8 dicembre, si viaggiare: in movimento 12 mln e 183mila italiani. Il ponte lungo è tricolore: oltre il 94% resta nel belpaese

Un giro di affari di 4,14mld, che continua a sostenere la crescita del prodotto interno lordo. Bocca: inflasione, caro bollette e conflitto in Ucraina condizionano le scelte della vacanza

Ricomincia a prenotare con largo anticipo, sceglie rigorosamente di viaggiare in Italia e nella maggioranza dei casi nella propria regione, è parsimonioso nello shopping ed ha come priorità nella motivazione della propria vacanza il relax, la buona compagnia, le visite nei patrimoni naturali e paesaggistici e nelle città d’arte del Belpaese.

Ecco la fotografia dell’italiano tipo che viaggerà per questo ponte dell’Immacolata: saranno 12 milioni e 183mila i concittadini che si metteranno in movimento nella festività dell’8 dicembre secondo l’indagine di Federalberghi, realizzata con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions ed effettuata tra il 23 ed il 28 novembre 2022 su un campione rappresentativo di oltre 3mila individui.

“Grazie a un calendario favorevole, con la festività dell’8 dicembre che cade nella giornata di giovedì, molti italiani potranno concedersi una meritata vacanza. Ma il ponte dell’Immacolata è importante per tutta la comunità, perché genera un contributo importante per lo sviluppo del PIL e dell’occupazione” ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca a commento dei risultati della ricerca.

“Non saremo altrettanto fortunati invece in occasione delle festività natalizie – ha aggiunto Bocca – Sia il 25 dicembre che il 1° gennaio 2023 infatti, coincidono con la domenica. Da questo punto di vista, seppure soddisfatti della performance di questo ponte lungo, siamo prudenti nel cantar vittoria, in attesa di verificare che cosa accadrà in occasione del Natale”.

“Gli elementi di maggior effetto che io ritengo siano da sottolineare hanno a che fare con un nuovo atteggiamento dell’italiano che viaggia – afferma il presidente di Federalberghi – Alla tendenza già consolidata di restare nel proprio paese, si aggiunge la rinnovata curiosità di imparare a conoscere fino in fondo il proprio territorio. Dai parchi, ai borghi, alle tradizioni enogastronomiche, ogni cosa è importante per consolidare la propria conoscenza di luoghi che si sono avuti sempre a portata di mano ma che, con l’esperienza della pandemia, sembrano diventati più interessanti”.

“Si evidenzia inoltre un ritorno all’antico: a giudicare dai dati, gli italiani hanno ricominciato a prenotare con un certo anticipo, strutturandosi in modo molto più solido prima di affrontare una vacanza e dimostrando maggiore determinazione nella realizzazione del viaggio”.

“Certo – ha concluso Bocca – ancora una volta abbiamo dovuto guardare in faccia la realtà, e cioè che la stragrande maggioranza delle scelte sono state fortemente condizionate dal proseguire del conflitto in Ucraina e dai conseguenti e drammatici rincari energetici che stiamo tutti vivendo sulla nostra pelle. Si tratta di una criticità che grava enormemente sul sistema turistico ricettivo e richiede soluzioni tempestive per il bene di tutto il Paese”.

“Sotto il Segno della Lumaca”, 453ma Fiera Fredda, la chiocciola ed i prodotti delle Territorio cucinati nei ristoranti e trattorie di Borgo San Dalmazzo e nelle sue Vallate

La rassegna gastronomica in collaborazione con l’Associazione Ente Fiera Fredda

Torna la rassegna gastronomica di Borgo San Dalmazzo e delle sue valli “Sotto il Segno della Lumaca” in occasione della 453ma Fiera Fredda, organizzata dall’Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo, in collaborazione con il Comune di Borgo San Dalmazzo e l’Associazione Ente Fiera Fredda.

Da anni l’iniziativa coinvolge i ristoranti e trattorie del Territorio, per gustare prelibati menù a base di lumache e prodotti tipici locali, un’occasione per assaporare le ricchezze gastronomiche.

Nell’arco delle prossime settimane, secondo le disponibilità di prodotto, i ristoranti identificati con il logo “Sotto il Segno della Lumaca proporranno menù caratterizzati dalla presenza “regina” del periodo, l’Helix Pomatia Alpina e dei prodotti stagionali (con prosecuzione fino al 1° maggio 2023), cucinati in un’armonia unica secondo le ricette della Tradizione ed interpretati dalla maestria degli Chefs.

“La promozione del Territorio – afferma Luca Chiapella, presidente di Confcommercio Cuneo – passa dalla buona cucina; si tratta di un’occasione per tutti gli amanti dell’enogastronomia, di scoprire le ricette e le proposte dei migliori chefs del territorio. Menù unici, imperdibili, esperienze senza eguali!”.

I ristoranti aderenti che espongono il logo della rassegna, in continuo aggiornamento, sono:

a Borgo San Dalmazzo:

            Amunse a Monserrato

            Hotel Ristorante Pizzeria Le Lanterne di Beguda

            Ristorante Pizzeria Drago Tre

a San Defendente di Cervasca

            Osteria Santino

a Cuneo

            Il Grill del Lovera

ad Entracque

            Ristorante Real Park

a Pradleves

Albergo della Pace

a Piano Quinto di Roccasparvera

            Ristorante La Fermata

ad Andonno di Valdieri

            Ristorante Ruota Due

a Valdieri

            Locanda del Falco

a Valloriate

            Albergo Ristorante Fungo Reale

            Albergo Ristorante Tre Colombe

a Vernante

            Bistrò del Nazionale

“L’aggregazione dei ristoranti e trattorie delle Valli Stura, Gesso, Vermenagna e Grana e di Cuneo nell’iniziativa “Sotto il Segno della Lumaca” – dichiara Giorgio Chiesa, presidente dell’Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo – è un’importante collaborazione con il Comune di Borgo San Dalmazzo e l’Associazione Ente Fiera Fredda della Lumaca, che prosegue e si rinnova da oltre 20 anni, grazie ai nostri Chefs e Ristoratori, ambasciatori del gusto”.

Come per il passato – conclude Chiapella – ai nostri ristoranti e le nostre trattorie va il ringraziamento per la preziosa collaborazione”.

Il ponte conquista gli italiani: 11mln e 800mila in viaggio per la Festa di Ognissanti

"Sorprendente la voglia di vivere l'Italia. Ma i rincari pesano come macigni"

Il Belpaese in pole position tra le destinazioni prescelte (96% delle preferenze)

Tutti a caccia di relax, natura e arte per un giro d'affari di 3,45mld (+9,2%)

Sarà per la fortuita e fortunata collocazione nel calendario di quest’anno che fa cadere la festività di Ognissanti nella giornata di martedì, ma certo è che gli italiani mostrano di non voler assolutamente rinunciare alla possibilità di una vacanza, regalata da questo strategico ponte del 1° novembre. A mettersi in viaggio infatti saranno circa 11 milioni e 800mila concittadini, ovvero quasi il 20 per cento della popolazione, con un conseguente giro di affari di 3,45 miliardi.

Il dato, emerso dall’indagine di Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions ed effettuata tra l’11 ed il 14 ottobre su un campione rappresentativo di oltre 3mila individui, mostra il movimento turistico degli italiani durante una festività che da sempre rappresenta una prima tregua dal lavoro dopo il periodo delle ferie estive.

“E’ indubbio che si tratti di un ponte fortunato perché lungo – ha commentato il presidente di Federalberghi – La festività di Ognissanti, cadendo di martedì, costituisce di per sé una sorta di invito a partire, offrendo un maggior margine di programmazione per qualsiasi progetto di vacanza. E’ sorprendente la voglia di vivere il Belpaese che gli italiani manifestano – ha aggiunto il Presidente – Questa è una tendenza in crescita, ed abbiamo potuto rilevarla sul nascere nel passaggio del post pandemia”.

“Oggi le città d’arte tornano ad essere l’obiettivo centrale del progetto vacanza, ma sempre più si nota il bisogno di restare comunque vicini al proprio territorio, o nella propria regione o al massimo in una di prossimità. Tutti cercano il relax e questo va di pari passo con il desiderio di fare passeggiate, gite ed escursioni, il più possibile a contatto con la natura. Fermo restando che molti italiani approfitteranno di questo appuntamento per tornare a visitare i propri cari nei territori di origine”.

“Abituati a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, per noi lo scenario che si presenta è tutto sommato positivo - ha concluso il Presidente - Ma i fortissimi rincari legati al tema dell’energia pesano come macigni sui cittadini e sulle imprese: non possiamo esultare di fronte a quel 62,4 per cento di italiani che ha deciso di non partire per motivi economici. Questa situazione non potrà gravare troppo a lungo sulla popolazione. Auspichiamo per questo che l’agenda del nuovo governo evidenzi questa drammatica emergenza in cima alle priorità”.

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