Fnaarc

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Federazione Nazionale Associazioni Agenti e Rappresentanti di Commercio

La F.N.A.A.R.C. (Federazione Nazionale Associazioni Agenti e Rappresentanti di Commercio) è l’organizzazione di categoria degli agenti e rappresentanti di commercio più rappresentativa, apolitica, fondata nel 1945, che comprende 108 associazioni territoriali e 6 di settore merceologico.

Grazie agli oltre 50.000 Agenti di Commercio iscritti alla F.N.A.A.R.C. in tutta Italia e regolarmente certificati, questa organizzazione rappresenta autorevolmente tutta la categoria presso le autorità politiche, amministrative ed economiche.

La F.N.A.A.R.C. aderisce alla CONFCOMMERCIO (Confederazione Generale Italiana del Commercio, del Turismo e dei Servizi) e realizza gli Accordi Economici Collettivi, che regolano i rapporti tra le aziende preponenti e gli agenti di commercio. 

Consiglio direttivo
Arcangelo Galante Presidente
Guido Giorgis Consigliere
Gianluca Vacca Consigliere
Cristiana Pautassi Consigliere
Pietro Beccaria Consigliere
Domenico Macrì Consigliere
Claudio Giraudo Consigliere

Agenti FNAARC: dalla deducibilità auto ferma al 1986 agli incentivi green mancati

La mobilità non sostenibile per gli agenti di commercio

"Praticamente esclusi dagli incentivi sulle auto elettriche e senza un fisco aggiornato. Penalizzata una categoria che ha nell’auto uno strumento essenziale"

Gli incentivi green previsti a settembre rappresentano un’altra occasione mancata per sostenere la mobilità degli agenti di commercio. Lo rileva Agenti FNAARC, la Federazione degli agenti e rappresentanti di commercio aderente a Confcommercio. La misura, infatti, include per le microimprese gli autoveicoli N1 e N2 – ovvero gli autoveicoli prevalentemente per trasporto merci – ma esclude le auto utilizzate dalla stragrande maggioranza degli agenti per svolgere la propria attività di microimpresa, trasportando i propri prodotti - vale a dire cataloghi, campionari e materiali per la promozione delle vendite - al pari di altre aziende.

Già siamo penalizzati da una fiscalità non adeguata ai prezzi attuali delle autovetture – dichiara Agenti FNAARC – essere stati praticamente esclusi dagli incentivi per le auto elettriche non ci fa piacere e significa nuovamente penalizzare lo sviluppo di una categoria che utilizza l’autovettura come strumento di lavoro principale”.

Gli agenti rappresentano il motore di sviluppo delle piccole medie imprese italiane: sono circa 210.000 e percorrono mediamente 60.000 km all’anno per promuovere i prodotti e i servizi delle aziende che rappresentano. Molte aziende senza agenti non riuscirebbero a vendere i propri prodotti.

Anche quest’anno – prosegue Agenti FNAARCabbiamo avviato un’azione di sensibilizzazione verso il Governo per risolvere un problema annoso per la nostra categoria, che ormai non ha bisogno di troppe argomentazioni: l’adeguamento del tetto di deducibilità dell’auto, fermo dal 1986, e corrispondente a 25.822 euro. Eppure, solo negli ultimi 20 anni, i prezzi delle autovetture sono aumentati del 44%. Quest’inadeguatezza fiscale ai valori di mercato delle auto costringe gli agenti a cambiare auto con minore frequenza, contribuendo ad aggravare la crisi di un settore in recessione (previsione mercato auto 2025: -6,6%). Ci auguriamo che la politica accolga finalmente la nostra giusta istanza”.

Agenti e rappresentanti di commercio: firmato il nuovo Accordo Economico Collettivo del Commercio

Agenti FNAARC: diritto alla provvigione anche sulle vendite online

Oggi, 4 giugno 2025, è stato sottoscritto a Roma in Confcommercio il nuovo Accordo Economico Collettivo (AEC) per il settore del commercio, che disciplina i rapporti tra agenti di commercio e aziende mandanti. L’accordo è stato firmato da Agenti FNAARC, la Federazione Nazionale degli Agenti e Rappresentanti di Commercio, che ha partecipato attivamente alla trattativa insieme a tutte le principali organizzazioni di rappresentanza degli agenti di commercio e delle case mandanti.

L’Accordo vuole fare chiarezza e attualizzare il contratto di agenzia rispetto all’evoluzione dell’attività di promozione e rappresentanza, per rendere più stabile, duraturo e produttivo il rapporto di collaborazione tra agente e casa mandante.

Tra le innovazioni di maggiore rilievo, viene per la prima volta riconosciuto esplicitamente il diritto alla provvigione anche sulle vendite online, valorizzando il concetto di esclusiva di zona e l’attività di promozione diffusa svolta dagli agenti, che oggi si conclude anche con vendite tramite e-commerce.

Altra novità rilevante è il riconoscimento del diritto alle indennità agli agenti che operano in forma di società di persone in caso di pensionamento o invalidità del socio.

L’intero testo dell’AEC è stato sottoposto a un’attenta manutenzione normativa, con l’obiettivo di renderlo più attuale e rispondente alle esigenze concrete di mandanti e agenti. Il tema delle variazioni contrattuali è stato oggetto di una revisione sostanziale, in linea con i sempre più repentini cambi dei mercati e l’esigenza di equilibrio tra le parti. Tutte le somme corrisposte dalla casa mandante sono adesso computabili ai fini del calcolo dei singoli istituti contrattuali; il calcolo delle indennità di fine rapporto è stato reso più equo e sono previste maggiori tutele per gli agenti nei casi di malattia, maternità e paternità.

A tutela dei giovani agenti di commercio è stata introdotta una limitazione all’uso dei contratti a tempo determinato. È stato rafforzato anche l’obbligo per la preponente di fornire all’agente tutti i dati relativi ai risultati ottenuti nella propria zona di competenza.

Infine, è stato aggiornato il calcolo del FIRR (Fondo indennità risoluzione rapporto), che era rimasto fermo ai valori del 1989 (36 anni fa).

Per Agenti FNAARC: "Basta farsi concorrenza in casa, per la prima volta si sancisce un punto di partenza per regolamentare le vendite online nel rapporto di agenzia. Piena soddisfazione per il rinnovo degli Accordi Economici Collettivi del Commercio. Ringraziamo tutti gli organi sociali di Agenti FNAARC, costituiti da colleghi agenti di commercio, che con la loro esperienza sul campo hanno contribuito al rinnovo di questo accordo. Abbiamo fatto capire e condiviso con le case mandanti le istanze dei nostri iscritti per costruire un rapporto di collaborazione duraturo e proficuo nel tempo per agenti e case mandanti”.

Le Ascom territoriali sono a disposizione per spiegare ed illustrare a tutti gli agenti e rappresentanti di commercio il Nuovo Accordo Economico Collettivo.

Elezioni Enasarco, dal 6 al 16 giugno appuntamento importante per il futuro degli Agenti e Rappresentanti di Commercio

Galante, presidente, “si potrà votare anche negli uffici delle Ascom territoriali di Confcommercio della provincia di Cuneo”

Dal 6 al 16 giugno 2025 si svolgeranno le elezioni per il rinnovo degli Organi Sociali della Fondazione Enasarco, ente di gestione della previdenza integrativa degli agenti e rappresentanti di commercio, per il quadriennio 2025-2029.

“Si tratta di un appuntamento importante – interviene Arcangelo Galante, presidente del Sindacato Agenti e Rappresentanti di Commercio Fnaarc-Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo – nel quale Fnaarc e Confcommercio parteciperanno al confronto elettorale con le liste “Cresciamo Uniti – Imprese” in rappresentanza delle ditte mandanti e “Cresciamo Uniti – Agenti” e degli agenti di commercio”.

“Ci auguriamo – aggiunge Galante – che i devices di cui ciascuno di noi dispone possano essere un valido aiuto per il voto on line; se così non fosse, per l’intera durata del voto – dal 6 al 16 giugno 2025 – gli uffici delle Ascom territoriali (Cuneo, Alba, Bra, Carrù, Ceva, Fossano, Mondovì, Saluzzo, Savigliano) saranno a disposizione con postazioni pc e personale apposito per agevolare il voto”.

“Grazie al lavoro quotidiano svolto dalle Ascom territoriali – conclude Danilo Rinaudo, presidente Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo – l’intera base associativa degli agenti e rappresentanti di commercio potrà garantire la più ampia partecipazione a questo importante momento di democrazia sindacale”.

In Confcommercio un convegno dedicato alle sanzioni sulle violazioni del Codice della Strada

Galante, presidente Agenti Fnaarc provincia di Cuneo “Massima collaborazione con le Autorità di pubblica sicurezza nel rispetto delle norme”

Agenti Fnaarc Confcommercio della provincia di Cuneo, il sindacato degli agenti di commercio, in collaborazione con gli ambulanti di Fiva, l’Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo, i pubblici esercizi di Fipe, i locali da ballo di Silb e Astra Cuneo, hanno organizzato lo scorso 31 marzo presso la sede di Confcommercio un convegno con le Autorità di pubblica sicurezza (Polizia Stradale, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza) ed i Comandanti delle Polizie Locali delle sette sorelle per un esame del nuovo Codice della Strada e le sanzioni applicate in caso di violazione.

“Era quanto mai necessario – interviene Arcangelo Galante, presidente del Sindacato Agenti e Rappresentanti di Commercio Agenti Fnaarc-Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo – un momento di confronto come questo, visto che per noi l’auto è il nostro ufficio; si è trattato di un incontro positivo in un clima di profonda collaborazione”.

“La presenza qualificata – precisa Galante – dei rappresentanti degli ambulanti, pubblici esercizi, ospitalità e ricettività, locali da ballo e del divertimento notturno e del trasporto ha sottolineato la necessità di un confronto con le Autorità, nella prospettiva di futuri contatti periodici”.

“Ringrazio gli intervenuti – conclude Danilo Rinaudo, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo – ai quali va il ringraziamento per la collaborazione prestata anche in future nuove occasioni di confronto”.

Era il 18 marzo 1945 quando nacque FNAARC, la Federazione Nazionale Associazioni Agenti e Rappresentanti di Commercio. Una storia strettamente legata a Confcommercio

Agenti FNAARC celebra 80 anni al fianco degli agenti di commercio e lancia per il futuro la sfida del ricambio generazionale

L’età media oggi dell’agente di commercio è di 52 anni. Agenti FNAARC: dobbiamo sostenere i giovani agenti e sensibilizzare le aziende mandanti sull’importanza di un corretto inquadramento contrattuale della categoria.

Agenti imprenditori a tutti gli effetti: “Ma oggi, da soli, non si va lontano: iscriversi a un’associazione come la nostra significa avere un punto di riferimento sicuro per affrontare le sfide della professione

Oggi, 18 marzo, Agenti FNAARC, la Federazione degli agenti e rappresentanti di commercio aderente a Confcommercio, compie ottant’anni. Una ricorrenza per guardare innanzitutto alla prossima sfida dei prossimi anni, quella del ricambio generazionale: oggi l’età media dell’agente di commercio è di 52 anni. In Italia operano circa 209.000 agenti di commercio, il 74% plurimandatari e il 26% monomandatari. Le donne rappresentano il 15% degli agenti di commercio in attività.

Il nostro impegno per il futuro è chiaro – afferma Agenti FNAARC – supportare il cambio generazionale sostenendo i giovani agenti affinché possano crescere con impegno e soddisfazione in questa professione. E dobbiamo sensibilizzare le aziende mandanti sull’importanza di un corretto inquadramento contrattuale della categoria”.

Agenti FNAARC affianca gli agenti a tutto tondo nella loro professione con servizi e strumenti aggiornati: consulenza contrattuale, fiscale, previdenziale, formazione (oltre 100 corsi annuali di aggiornamento e abilitazione) e networking. Ogni anno Agenti FNAARC assiste oltre 20.000 agenti sul contratto di agenzia, con più del 70% delle controversie risolte a favore dell’agente. Di rilievo anche la rete di convenzioni costruita e sviluppata da Agenti FNAARC: più di 50 partner nazionali e numerose agevolazioni con partner locali su tutto il territorio.

Gli agenti di commercio – sottolinea Agenti FNAARC - sono imprenditori a tutti gli effetti, figure essenziali per il successo delle aziende con cui collaborano. Ma oggi, da soli, non si va lontano: iscriversi a un’associazione come la nostra significa avere un punto di riferimento sicuro per affrontare le sfide della professione”.

La storia di quella che, oggi, si chiama Agenti FNAARC – con una dirigenza sindacale affiatata composta esclusivamente da agenti di commercio - è strettamente legata a quella di Confcommercio, di cui la Federazione è parte integrante. Un sodalizio che ha rafforzato il ruolo di Agenti FNAARC all'interno di un sistema di rappresentanza essenziale per il commercio, garantendole voce nei principali tavoli decisionali del Paese.

 

LA STORIA

Nascita e lavoro per la ricostruzione

Era il 18 marzo 1945 quando nacque FNAARC, la Federazione Nazionale Associazioni Agenti e Rappresentanti di Commercio. Nasceva in un’Italia ancora coinvolta nella guerra e ormai prossima a una completa liberazione. Già si guardava alla ripresa sociale ed economica: gli agenti di commercio si affermarono come figure chiave per la diffusione di beni essenziali, dai prodotti sanitari agli alimenti, fino ai materiali per la ricostruzione accelerando lo sviluppo delle città e dei piccoli centri.

Ed è in questo contesto che un gruppo di agenti di commercio il 18 marzo si unì con una visione chiara: sviluppare e tutelare la propria professione e dare voce a una categoria fondamentale per lo sviluppo economico del Paese.

 

Le conquiste sindacali

Da allora FNAARC ha costantemente accompagnato gli agenti di commercio, difendendo i loro diritti e promuovendo la loro crescita professionale. Lo ha fatto, negli anni, soprattutto attraverso la firma dei vari Accordi Economici Collettivi (AEC) contribuendo a determinare le "regole del gioco" tra due imprenditori: l’agente di commercio e l’azienda mandante. Numerose sono state le conquiste a favore della categoria: dall'abolizione dello Star del credere, alla ferma opposizione alla Direttiva Bolkestein per la tutela dei requisiti professionali degli agenti di commercio, passando per l’introduzione dell’anticipo pensionistico, l’ottenimento della gestione separata del Firr (il Fondo indennità risoluzione rapporto), fino al riconoscimento della categoria tra quelle aventi diritto alle misure di sostegno durante l’emergenza Covid.

L’impegno per Enasarco

FNAARC si è sempre impegnata per la previdenza della categoria contribuendo al miglioramento e allo sviluppo di Enasarco in un contesto complesso dove, oggi, sono circa 1.5 gli agenti in attività contro 1 agente in quiescenza.

I presidenti FNAARC

Oltre al primo presidente Giovanni Tuccimei, la storia della FNAARC è stata segnata da alcune figure di grande rilievo. Tra queste Ugo Volpi, che ha avuto un ruolo determinante nella crescita della Federazione, e Adalberto Corsi, che nel 2012 ha firmato un importante Accordo Economico Collettivo del Commercio a tutela della categoria.

Fnaarc-Confcommercio sui cantieri aperti sull’autostrada Torino-Savona

Galante, “Il numero enorme di cantieri aperti apre a sospetti di mancata manutenzione nel passato”

“Come i presidenti delle provincie di Cuneo e Savona, Luca Robaldo e Pierangelo Olivieri, - interviene Arcangelo Galante, presidente del Sindacato Agenti e Rappresentanti di Commercio Fnaarc-Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo – anche gli Agenti e Rappresentanti di Commercio si chiedono se l’Autostrada A6 Torino-Savona può ancora definirsi un’autostrada”.

“Grazie alla loro esperienza diretta si è dimostrato che quello degli agenti di commercio non è un lamento generalizzato, ma è necessario che “qualcosa si smuova””.

“Guidare l’auto in autostrada – afferma Galante – sta diventando drammatico oltre dispendioso di tempo e fatica”.

Consapevoli dell’importanza dei lavori, al quale corrispondere un pedaggio commisurato all’efficienza, l’infrastruttura deve però essere percorribile senza continui scambi di carreggiata e restringimenti causati dai cantieri.

“Chi è quotidianamente su strada è infastidito - sottolinea Galante – dall’assenza di tempi di percorrenza, variabili in base a piccole variazioni di traffico a causa dei cantieri".

"Chi utilizza questa autostrada – come altre soggette a cantieri - non può pagare gli stessi pedaggi di chi percorre un'autostrada in efficienza”.

Il Consiglio dell’Amministrazione provincia di Cuneo ha approvato un ordine del giorno con cui viene chiesta “un’azione per ridurre i disagi degli utenti dell’autostrada A6 Torino-Savona”, chiedendo una riduzione o esenzione del pagamento del pedaggio autostradale per un’infrastruttura che, al momento, a causa dei numerosi cantieri in corso non può offrire un servizio adeguato.

L’ordine del giorno approvato impegna la stessa Provincia anche a monitorare l’andamento dei lavori affinché vengano rispettate le tempistiche di conclusione dei cantieri previste per l’estate 2025.

“Gli Agenti e Rappresentanti di Commercio – conclude Arcangelo Galante – utilizzano quotidianamente le infrastrutture; come Sindacato Fnaarc della provincia di Cuneo appoggiamo la presa di posizione dei presidenti Robaldo e Olivieri e vigileremo sul comportamento del concessionario autostradale”.

Agevolazioni per l’acquisto di macchinari e attrezzature

Galante, “interessante strumento di credito anche per gli agenti e rappresentanti di commercio”.

Il rinnovo di macchinari e attrezzature è da sempre un problema per piccole e micro imprese, queste ultime spesso formate da un’unica persona, il titolare, in particolare per gli agenti e rappresentanti di commercio.

La Nuova Sabatini è un interessante strumento di finanziamento che si propone di agevolare l’acquisto di macchinari e attrezzature per le Pmi operanti in tutti i settori, ad eccezione delle attività finanziarie ed assicurative.

Le linee di intervento riguardano le agevolazioni per investimenti in beni strumentali, investimenti 4.0 e green.

Le richieste di agevolazione possono essere presentate esclusivamente via pec agli istituti bancari ed agli intermediari finanziari convenzionati, come Confirete, concludendo l’investimento entro il dodicesimo mese dalla stipula del contratto.

“La Nuova Sabatini - interviene Arcangelo Galante, presidente del Sindacato Agenti e Rappresentanti di Commercio Fnaarc-Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo – è uno strumento di finanziamento molto interessante, in particolare per gli agenti e rappresentanti di commercio, essendo l’auto, per esempio, il loro ufficio, ma con una ridotta deducibilità per l’aumento della quale da parte del Governo Fnaarc-Confcommercio si batte da sempre”.

“Invito gli Agenti e Rappresentanti di Commercio – conclude Galante – a rivolgersi agli uffici di Confirete presso le Ascom territoriali di Confcommercio della provincia di Cuneo, nei quali troveranno personale qualificato in grado di rispondere alle necessità della categoria”.

L’alert di Agenti FNAARC alle case mandanti: con meno agenti reti commerciali a rischio

Agenti FNAARC: apriamo un tavolo di confronto. Con le imprese alleati sul mercato, ma anche nel favorire il ricambio generazionale della nostra categoria

Agenti e rappresentanti di commercio Enasarco: cala il loro numero e cresce l’età (52 anni in media). Un problema anche per le imprese che si avvalgono del loro operato. L’alert è lanciato da Agenti FNAARC, la Federazione degli agenti e rappresentanti di commercio aderente a Confcommercio.

Noi agenti siamo il motore delle pmi e facciamo la differenza nelle reti commerciali delle grandi aziende, intermediando il 70% del Pil del nostro Paese – spiega Agenti FNAARC - Molte piccole e medie imprese, che rappresentano la spina dorsale della nostra economia, si sono sviluppate e continuano a vendere i propri prodotti e servizi grazie alla figura professionale dell’agente di commercio che, gestendo in prevalenza più mandati contemporaneamente, riesce a sostenere i costi della propria attività garantendo una presenza commerciale sul mercato anche a chi non potrebbe permettersela”.

La retribuzione provvigionale, inoltre, motiva costantemente gli agenti spingendoli a superare sempre nuovi obiettivi di vendita. Oltre a ciò, gli agenti rappresentano, nell’era delle vendite online, un presidio importante del mercato anche come preziosa barriera alla concorrenza delle aziende estere.

Negli ultimi anni, però, il numero di agenti e rappresentanti di commercio è diminuito di 4.000 unità all’anno: ora sono 209.000 - 18.000 prossimi alla pensione - a fronte di 57.000 aziende preponenti che si avvalgono degli agenti. Per il 74% gli agenti sono plurimandatari, per il 26% monomandatari. Le donne agenti di commercio sono il 15%. Il ricambio generazionale, se non aiutato dalle aziende, è complesso: fisco troppo oneroso che non invoglia ad intraprendere l’attività di agente; costi di gestione dell’attività gravosi e condizioni contrattuali spesso non conformi agli Accordi Economici Collettivi (AEC) stipulati a garanzia di entrambe le parti.

Molte case mandanti – rileva Agenti FNAARC - trascurano i reali costi dell’attività dell’agente non comprendendo che un agente correttamente inquadrato può concentrarsi serenamente sul business. Rappresentando perciò nel tempo, per la casa mandante, un sicuro investimento”.

Queste criticità vengono confermate da Randstad, talent company leader mondiale, con la quale Agenti FNAARC ha realizzato il portale “La Piazza degli Agenti” che offre mandati qualificati facilitando l’incontro tra agenti e case mandanti: “La figura dell'agente è diventata sempre più cruciale per le aziende, offrendo la flessibilità necessaria per adattarsi a un mercato in continua evoluzione - afferma Randstad Group Italia - Tuttavia, reperire questi profili è diventato particolarmente difficile a causa della ‘talent scarcity’ e del ricambio generazionale. Le aziende dovrebbero investire in strategie di recruitment e formazione mirate per attrarre e sviluppare nuovi professionisti capaci di affrontare le sfide del mercato moderno. Attraverso le attività che stiamo svolgendo a fianco di Agenti FNAARC, lavoriamo per fornire i migliori professionisti presenti sul mercato, valutando attentamente competenze, conoscenze e personalità dei candidati”.

Il calo costante degli agenti e rappresentanti di commercio ha portato inoltre tante aziende a non presidiare in modo efficace i territori di interesse e, in molti casi, a perdere un portafoglio clienti fidelizzato all’agente che è andato in pensione, senza il trasferimento ad un agente giovane delle competenze e dell’esperienza acquisite sul campo. Passaggio di competenze ancora più difficile per un agente plurimandatario.

Così come gli agenti di commercio supportano quotidianamente le aziende nell'affrontare i mercati, noi agenti vogliamo collaborare con le case mandanti per rilanciare la figura dell’agente di commercio il cui calo – tira le somme Agenti FNAARC - danneggia principalmente le reti commerciali delle aziende stesse. Agenti FNAARC è quindi a disposizione per aprire un tavolo di confronto ed affrontare insieme il delicato tema del ricambio generazionale che sta interessando la nostra categoria”.

Dobbiamo essere alleati con le aziende – conclude Agenti FNAARC - perseguendo l’obiettivo comune dello sviluppo delle vendite. Per farlo, serviamo entrambi: agente di commercio e casa mandante. Senza una delle due parti le reti commerciali sono a rischio. Ecco perché chiediamo alle case mandanti un confronto per comprendere insieme come favorire questo ricambio generazionale e garantire condizioni eque ad entrambe le parti affinché continuino, insieme, ad ottenere risultati e condividere successi”.

Lettera a Giorgia Meloni del Presidente di Fnaarc-Confcommercio su inadeguatezza del tetto di deducibilità fiscale dell’auto

Chiapella e Galante, “necessario adeguamento rispetto agli attuali prezzi del mercato automobilistico e anche per favorire la transizione ecologica”

Agenti FNAARC-Confcommercio, la Federazione degli agenti e rappresentanti di commercio aderente a Confcommercio, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per richiamare l’attenzione su un tema annoso per i 210.000 agenti e rappresentanti di commercio, consulenti finanziari e agenti in attività finanziaria italiani: quello del tetto di deducibilità dell’auto.

Limite che, dal 1986, non è più stato aggiornato, ma solo convertito in 25.822,00 euro, cifra anacronistica rispetto agli attuali valori di mercato delle automobili nuove. I prezzi delle auto, infatti, sono raddoppiati negli ultimi 20 anni, con un aumento del 44% solo nell’ultimo decennio. Il massimale di deducibilità non permette, inoltre, alla categoria degli agenti e rappresentanti di commercio di contribuire alla transizione ecologica poiché il prezzo medio di acquisto di un’auto nuova elettrica è di molto superiore a tale cifra.

Quello della fiscalità dell’auto rappresenta un tema di primaria importanza per gli agenti e rappresentanti di commercio che percorrono in media 60.000 km all’anno con picchi di 90/100 km. Agenti FNAARC-Confcommercio, che da molto tempo richiama l’attenzione su questo tema, vuole mettere finalmente un punto alla questione ed ottenere #piùdeducibilità - come recita l’hashtag di riferimento dell’iniziativa – chiedendo al Governo l’aggiornamento dei limiti di deducibilità in occasione della stesura della Legge di Bilancio 2024.

“Chiediamo la possibilità – interviene Arcangelo Galante, presidente del Sindacato Agenti e Rappresentanti di Commercio Fnaarc-Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo - di acquistare macchine sicure e confortevoli, ecologiche, capaci di sostenere le nostre percorrenze, in quanto con gli aumenti dei costi per la mobilità, l’inflazione e la transizione ecologica, non possiamo più aspettare”

“Abbiamo bisogno di un fisco giusto ed equo anche per la nostra categoria – sottolinea Galante – perché l’automobile è il bene strumentale primario per svolgere la nostra attività, al pari di un ufficio; il tetto della deducibilità fermo dai tempi della lira è del tutto inadeguato rispetto ai prezzi del mercato automobilistico ed anche in funzione ambientale”.

“Siamo al fianco – conclude Luca Chiapella, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo – degli agenti e rappresentanti di commercio in questa richiesta di adeguamento assolutamente necessaria”.

Agenti di commercio: lavorare con l’auto elettrica? Quello che spaventa di più è l’autonomia

Per il 57.2% degli Agenti intervistati. Oltre 1.000 operatori hanno partecipato al sondaggio Agenti Fnaarc

Agenti Fnaarc: "Il periodo storico che stiamo vivendo è ancora troppo acerbo per il passaggio all’auto elettrica per fiscalità, autonomia dell’auto e infrastrutture

L’auto è l’ufficio degli Agenti di Commercio, che percorrono in media 50.000 km all’anno per lavoro. Agenti Fnaarc, la Federazione degli agenti e rappresentanti di commercio aderente a Confcommercio, ha voluto interpellare direttamente la categoria sul tema “auto elettrica”, con un sondaggio a risposta multipla al quale hanno partecipato oltre 1.000 Agenti.

Alla domanda su quale auto si usa per lavoro, il 58,6% ha risposto di utilizzare un’auto nuova, il 19% un’auto usata e il 22,4% in leasing o a noleggio. Su quanti km si percorrono in un anno il 50,9% ha risposto tra i 30.000 e 50.000 km, il 29,6% meno di 30.000 km e il 19,5% oltre 50.000 km.

Il 9,2% possiede un’auto elettrica, mentre il restante 90,8% no. Delle persone che possiedono un’auto elettrica il 78,8 % si ritiene soddisfatto dell’acquisto, il 18,5 % abbastanza soddisfatto ed il restante 2,7% non è rimasto soddisfatto dell’acquisto. Chi non possiede un’auto elettrica: il 18,8% vorrebbe acquistarne una, l’81,2% invece non la acquisterebbe. Il 58,3% degli intervistati preferisce il diesel, il 22,7% ibrida, il 12,4% elettrica, il 6,6% benzina.

Fra gli aspetti che spaventano di più del passaggio all’auto elettrica al primo posto, per il 57,2% degli intervistati, c’è il fattore autonomia; il 19,5% indica la mancanza di punti di ricarica, il 13% il prezzo, lo 0,7% le prestazioni (altre motivazioni il restante 9,6%).

In linea generale, prevale la perplessità degli Agenti di Commercio sulle auto elettriche. A tal proposito, occorre tenere in considerazione l’attuale inadeguatezza del regime fiscale riservato alla categoria: il tetto massimo di 25.823 €, infatti, è insufficiente per affrontare la spesa di acquisto di un’auto elettrica, il cui costo medio è di circa € 40.000.

“Il passaggio all’elettrico rischia di tradursi in una spesa insostenibile per gli Agenti – spiega Agenti Fnaarc – Siamo favorevoli alla transizione ecologica ma chiediamo prima di tutto una fiscalità adeguata. 25.000 euro, oggi, non sono sufficienti nemmeno per comprare un’utilitaria a benzina, altro che macchina elettrica - e aggiunge - Al giorno d’oggi le tecnologie si sviluppano velocemente, ci auguriamo che anche il Governo sia rapido nel mettersi al passo con l’adeguamento fiscale. Noi di Agenti Fnaarc continueremo la nostra battaglia per avere una deducibilità giusta dell’auto”.

Il tema della transizione ecologica è anche un punto centrale del “Manifesto della Mobilità” di Agenti Fnaarc.

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