La burocrazia blocca l’anticipo del trattamento di fine rapporto (Firr) agli agenti di commercio
La burocrazia blocca l’anticipo del trattamento di fine rapporto (Firr) agli agenti di commercio
La burocrazia ferma ancora l’anticipo del Firr (Fondo indennità risoluzione rapporto) agli agenti e rappresentanti di commercio in difficoltà. “E’ assurdo – denuncia Arcangelo Galante, presidente di Fnaarc-Confcommercio della provincia di Cuneo, – che, in un periodo così lungo in cui la crisi generata dall’emergenza Covid ha fortemente penalizzato la nostra categoria, non ci sia ancora l’operatività del provvedimento con il quale Fondazione Enasarco ha deliberato la possibilità per gli iscritti di poter richiedere un anticipo del Fondo (destinando 450 milioni di euro erogabili in più tranche)”.
“L’anticipo del Firr – prosegue Galante – è, assieme i ristori che vanno fortemente rafforzati comprendendo tutte le tipologie dei nostri operatori mentre finora hanno riguardato in maniera del tutto marginale gli agenti e rappresentanti di commercio – un sostegno in più indispensabile”.
“Lanciamo un nuovo ennesimo appello: non perdiamo altro tempo – conclude Galante – Tra cali di fatturati e continue restrizioni, gli oltre 220 mila agenti e rappresentanti di commercio – il cui ruolo nell’economia e per le pmi, è fondamentale – fanno grande fatica, in tanti settori, a proseguire la loro attività ed hanno diritto a risposte chiare e tempestive”.